Le pubblicazioni che di seguito si elencano (in ordine cronologico inverso) rappresentano una sintesi dell’attività Scientifica svolta da Maurizio Unali.
Per approfondire cfr. il Catalogo della Ricerca IRIS (Institutional Research Information System CINECA), dove sono registrate monografie, saggi in atti di convegno, articoli in riviste, voci in enciclopedie, ecc., pubblicate dall’autore.
2024 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
in corso di stampa) G. Caffio, M. Unali, F. Zollo, An Educational Experience between AI and Architectural Drawing, in A. Giordano Spallone (a cura di), REAACH 2024.
in corso di stampa) M. Unali, G. Caffio, Digital Heritage Archaeology, from virtual worlds to applied games. Historicising and representing / Archeologia del Patrimonio Digitale, dai virtual worlds agli applied games. Storicizzare e rappresentare, in A. Luigini (a cura di), EARTH2023. Digital Environment for Education Arts and Heritage, a cura di A. Luigini.
in corso di stampa) M. Unali, G. caffio, “This is Tomorrow”: modelli semantici per l’abitare post-digitale, a cura di O. Zerlenga.
in corso di stampa) M. Unali, G. Caffio, Disegnare l’Habitat fra ricerca e didattica. Una Rappresentazione in “Sette Colonne” /Drawing the Habitat between Research and Education. A Representation in ‘Seven Columns’, a cura di L. Farroni.
in corso di stampa) M. Unali, G. Caffio, Note sul giradischi a colori di Brian Eno, in Convegno Colore 2024.
in corso di stampa) G. Caffio, M. Unali, IA e Mappe, in INFORMAZIONE, …
2024) M. Unali, G. Caffio, La rappresentazione dell’eccesso al tempo dell’IA: fra misura e dismisura / The representation of excess in the age of AI: between measure and out of measure, in F. Bergamo, A. Calandriello, M. Ciammaichella, I. Friso, F. Gay, G. Liva, C. Monteleone (a cura di), Misura / Dismisura. Atti del 45° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione, Franco Angeli, Milano 2024, pp. 2389-2408. ISBN: 9788835166948
Il concetto di “eccesso” – che prevede implicitamente una consapevolezza di quale sia la misura e la dismisura di riferimento (i limiti) – è stato in vario modo elaborato nella storia della rappresentazione architettonica, assumendo nel tempo diversi significati, preziosi sensori della cultura, della società, delle tecnologie e delle estetiche del periodo di cui sono testimonianza. In particolare, l’immagine dell’eccesso sembra assumere sempre più un ruolo destabilizzante nella cultura progettuale contemporanea, dove il continuo bombardamento visivo e massmediatico della società globale e la sempre più facile possibilità di produrre rappresentazioni può rendere confusi sia i creatori sia gli osservatori.
Il concetto di eccesso, da strumento di controllo e verifica della misura e/o dismisura della rappresentazione (come atto comunicativo), rischia di diventare il medium conformativo di contenuti e prodotti, pensiero culturale globale che può connotare semanticamente le idee progettuali e l’estetica della raffigurazione. Inoltre, tali tendenze sembrano trovare oggi un ulteriore perfetto habitat in quelli che possiamo definire ‘algoritmi dell’eccesso’, ovvero le applicazioni dell’IA generativa. Il saggio propone una riflessione su alcuni aspetti svolti dal concetto di eccesso nella rappresentazione architettonica contemporanea, tratteggiando le principali parole chiave che sembrano emergere dalle infinite opere interdisciplinari che contraddistinguono il fenomeno.
2024) M. Unali, a cura di, Abitare Virtuale: Rappresentazioni. Parole Chiave del Disegno di Architettura. Vol. 1, Gangemi, Roma 2024.
ISBN: 9788849251340
I saggi scritti da M. Unali sono:
– Parole Chiave per l'”Architettura Disegnata”.
Riflessioni introduttive (pp. 4-7).
– A (come Abitare) + V (come Virtuale) = R (come Rappresentare). Ovvero, “Abitare Virtuale significa Rappresentare” (pp. 8-14).
– Virtuale: invariante storica del disegno di Architettura (pp. 15-23).
– Reale e Virtuale: una dicotomia in cerca di autore (pp- 24-28).
– L’idea di Città Virtuale (pp. 29-31).
– AutoBibliografia per un Atlante dell’Abitare Virtuale, fra tecnoculture digitali e poetiche dell’effimero (pp. 32-42).
2024) G. Caffio, M. Unali, a cura di, Abitare Virtuale: Rappresentazioni. Parole Chiave del Disegno di Architettura. Vol. 2, Gangemi, Roma 2024.
ISBN: 9788849251623
I saggi scritti da M. Unali sono:
– Il Disegno dell’Architettura: riflessioni (pp. 4-9).
– Il Disegno “dello Architettore” (pp. 10-16).
– Tassonomia del Disegno (pp. 17-21).
– Il Disegno Architettonico, fra Rilievo e Progetto (pp. 22-26).
– Il Disegno di Progetto (pp. 27-29).
– Lo Schizzo. Dall’Idea alla sua Rappresentazione (pp. 30-37).
2024) M. Unali, G. Caffio, F. Zollo, Verso un museo virtuale dell’architettura effimera: metodi, tecniche e modelli semantici per un metaverso post-digitale / Towards a Virtual Museum of Ephemeral Architecture: Methods, Techniques and Semantic Models for a Post-Digital Metaverse, in A. Giordano, M. Russo, R. Spallone (a cura di), Beyond Digital Representation. Advanced Experiences in AR and AI for Cultural Heritage and Innovative Design, Springer 2023, pp. 191-207. ISBN: 978-3-031-36154-8. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-031-36155-5_13
Presentiamo gli ultimi esiti di una sperimentazione, fra ricerca e didattica, sul tema del Virtual Museum (VM), riflettendo sul flusso di lavoro e sui modelli semantici utilizzati per la realizzazione del suo Metaverso, nella consapevolezza delle potenzialità oggi offerte dalle tecnoculture post-digitali. Sin dagli esordi negli anni 80’, l’idea interdisciplinare di VM, seguendo le conquiste tecnologiche dei tempi, esplora molteplici dimensioni conformative dello spazio digitale, sperimentando vari sistemi di visualizzazione e diverse forme di interazione, sia online, sia offline. Dall’ormai storico Virtual Museum commissionato dalla Guggenheim Foundation nel ‘99 allo studio Asymptote Architecture (Hani Rashid & Lise Anne Couture), al grande tema della conservazione ed esposizione del patrimonio digitale (cfr. la Carta per la conservazione del patrimonio digitale dell’UNESCO del 2003) – ricordiamo, ad es., la mostra Archaeology of the Digital, curata da Greg Lynn nel 2013 per il Canadian Centre for Architecture di Montreal –, fino all’odierna proposta del Virtual Museum NFTism dello studio Zaha Hadid Architects, emerge un’affascinante avventura delle idee che soprattutto nella rappresentazione trova le ragioni del suo essere spazio abitabile.
N.B. Cfr. il macro-tema Abitare Virtuale. Es.: M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale. Il Disegno della Città Virtuale, fra Ricerca e Didattica, 2014.
2024) M. Unali, G. Caffio, F. Zollo, Hypotheses of images and architectural spaces in the age of artificial intelligence / Ipotesi di immagini e spazi architettonici nell’epoca dell’intelligenza artificiale, in A. Giordano, M. Russo, R. Spallone (a cura di), Advances in Representation. New AI- and XR-Driven Transdisciplinarity. REAACH 2023, Springer, 2024, pp. 851-865. ISBN: 978-3-031-62962-4. Springer Catalogo della Ricerca IRIS
Si tratta dell’ultima fase di una ricerca (Unali, Caffio, Zollo, 2023) sulla conformazione di spazi architettonici e forme creative elaborate principalmente attraverso il medium dell’IA generativa, dal text-to-image fino alla modellazione “morfo-generativa”. In questa nuova fase della ricerca sono stati aggiornati e ampliati i processi di elaborazione rispetto alle più recenti forme dell’IA generativa, che riguardano in generale le varie applicazioni nei settori dell’architettura, del design, dei Beni Culturali (materiali e immateriali), ma anche la didattica del disegno. Le rappresentazioni realizzate nel corso della ricerca hanno così consentito di approfondire e sperimentare questi principali processi elaborativi oggi offerti dai software che utilizzano le potenzialità dell’IA, sperimentando ibridazioni con i più consolidati processi tecno-culturali della rappresentazione.
2024) M. Unali, G. Caffio, A. Maiolatesi, Rappresentazioni della complessità architettonico-paesaggistica contemporanea, in M. di Venosa, BikeFlu. Indirizzi strategici per la mobilità ciclabile in Abruzzo, Gangemi, Roma 2024. ISBN: 9788849246315. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS
La ricerca sperimenta delle metodiche visivo-progettuali inerenti la “rappresentazione della complessità architettonico-paesaggistica contemporanea”, declinandole rispetto ad alcune idee emerse dalla ricerca “BikeFlu” (a cura del Dipartimento di Architettura dell’Università “G. d’Annunzio”, Chieti-Pescara). In questo contesto, la nostra ricerca è declinata verso le specificità architettonico-territoriali e culturali proprie della Regione Abruzzo e, in particolare, verso il tema della cosiddetta “Mobilità Dolce”, qui sperimentata in un brano dell’interessante area attraversata dalla strada consolare Tiburtina.
2023 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2023) M. Unali, G. Caffio, Semantic Model Learning. Ibridazioni culturali e riciclaggi estetici per l’architettura e il design / Semantic Model Learning. Cultural Hybridizations and Aesthetic Recycling for Architecture and Design. IMG 2021, in D. Villa, F. Zuccoli (a cura di), Proceedings of the 3rd International and Interdisciplinary Conference on Image and Imagination, Springer, 2023, Catalogo della Ricerca IRIS.
Cfr. Springer
N.B. Cfr. altre ricerche sui Modelli Semantici, ad. es.: Unali, Semantic Models for Education. Representations, Between Research and Didactic, for Architecture and Design, 2019; M. Unali, Semantic 3D Models: Surveying and Drawing the Virtual City, 2013.
2023) M. Unali, G. Caffio, F. Zollo, Transizioni d’immagini e architetture al tempo dell’IA. Modelli semantici in cerca di autore / Transitions of Images and Architectures in the Time of AI. Semantic Models in Search of an Author, in M. Cannella, A. Garozzo, S. Morena (a cura di), Transizioni. Atti del 44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione (Convegno UID 2023 Palermo), Franco Angeli, Milano 2023, pp. 3226-3243. Cfr. IRIS: https://hdl.handle.net/11564/820312
La ricerca è incentrata sull’elaborazione del ruolo rappresentativo/conformativo [Unali 2018] del disegno per il ‘Modello Semantico’ in architettura e nel design [Unali, Caffio 2023], qui attualizzato rispetto alle più recenti innovazioni tecnoculturali introdotte soprattutto dal concetto di Intelligenza Artificiale, con le conseguenti progettualità interdisciplinari.
La ricerca è strutturata in 2 fasi elaborative (sintetizzate in 3 cap.).
Nella prima fase – ‘Rilevamento dello stato dell’arte’ –, dopo aver studiato i principali antefatti e riferimenti concettuali e visivi che l’argomento attinge dalla storia della rappresentazione (e non solo), sono state catalogate e classificate alcune fra le molteplici progettualità elaborate sul tema da architetti, designer e artisti, evidenziando semantiche, metodi e tecniche di elaborazione.
Nella seconda fase della ricerca – ‘Sperimentazioni’ –, dopo delle prime prove applicative prevalentemente di ordine estetico (modelli semantici) e tecnologico (metodi e tecniche) – alimentate soprattutto dalle conoscenze acquisite nella precedente fase –, sono state predisposte delle progettualità tematiche rispetto a una struttura più matura che ci ha consentito di elaborare consapevoli ‘transizioni’ di immagini e spazi attraverso tecnologie riferibili all’I.A., elaborando così varie spazialità.
2023) M. Unali, Amate la Città Virtuale. Ideale, utopica, radicale e poeticamente effimera, in “GUD. GENOVA UNIVERSITÀ DESIGN”, 2023, pp. 114-117. ISSN: 1720-075X
2023) Caffio, G., Unali, M. (2023). Towards an Atlas of the Metaverse in Architecture: timeline 1980-2023. img journal, 9, 128-141.
as contribution in book: Caffio, G., Unali, M. (2023). Towards an Atlas of the Metaverse in Architecture: timeline 1980-2023. In A. Alfieri, D. Rossi (Eds.), img journal 09/2023 Metaverse Dilemma (pp. 128-141). Alghero, IT: Publica. ISBN 9788899586447
2022 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2022) M. Unali, G. Caffio, Verso una storia dell’Abitare Virtuale. Dal Cyberspace a Second Life fino al Metaverso di Facebook e oltre / Toward a history of Virtual Living.From Cyberspace to Second Life to the Facebook Metaverse and beyond, in C. Battini, E. Bistagnino (a cura di), DIALOGHI visioni e visualità. Testimoniare Comunicare Sperimentare / DIALOGUES visions and visuality. Witnessing Communicating Experimenting, Franco Angeli, Milano 2022, pp. 205-220. Testo italiano e inglese. ISBN 9788835141938
Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS Cfr. Franco Angeli Series Open Access Catalog
Per navigare live nella Mappa-Timeline cfr.: www.lineamenta.it/avc22
La rinnovata attenzione verso le tecno-culture di rappresentazione per ambienti virtuali, abitabili nello spazio digitale, conferma la necessità di continuare a riflettere sulla storia della cosiddetta “Città Virtuale”. Un’avventura nello spazio-tempo delle idee esperibile attraverso progetti di rappresentazione dedicati, perché “abitare virtuale significa rappresentare!”.
N.B. Cfr. il macro-tema sulla storia dell’ Abitare Virtuale.
Es.: M. Unali, Architettura e tecnocultura “post” digitale. Verso una storia, in “Op. Cit.”, 2019; M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale. Il Disegno della Città Virtuale, fra Ricerca e Didattica, 2014.
2022) M. Unali, Cosa sarebbe l’architettura senza i suoi disegni d’autore? Note sull’autonomia del disegno come documento storico, in A. Salucci, Mario Marchi Atlas. Disegno e Fotografia, Gangemi, Roma 2022, pp. 204-207. ISBN 9788849245530. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS
Cosa sarebbe l’architettura senza i suoi disegni d’autore? Questa domanda “retorica”, apparentemente “ingenua”, entra nel vivo di un argomento affascinante, soprattutto rispetto alla particolare considerazione che la competente critica italiana ha sempre rivolto al disegno, inteso in primis come Bene Culturale, con tutto quello che ciò significa. In particole, queste considerazioni sono state contestualizzate studiando i sapienti disegni di progetto di Mario Marchi, pubblicati nella ricerca svolta da Antonella Salucci (Mario Marchi ATLAS. Disegno e Fotografia, Gangemi, Roma 2022), che hanno ulteriormente motivato il saggio.
2022) M. Unali, G. Caffio, Viaggio breve nei mondi virtuali delle MAPPE. Come trasformare l’informazione in conoscenza e in che modo abitarla?, in E. Cicalò, V. Menchetelli, M. Valentino (a cura di), Linguaggi grafici. MAPPE, Publica, Alghero 2022, pp. 948-969. Testo in italiano e inglese. ISBN9788899586201.
Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS
La rappresentazione della complessità del mondo e la traduzione visiva in forma ‘cosmopolita’ del senso delle molteplici informazioni disponibili, interessa tutte le discipline, alimentando la sperimentazione di diversi linguaggi espressivi e molteplici strumenti di raffigurazione. Fra questi, i metodi e le tecniche che permettono la progettazione e la realizzazione di mappe tematiche interattive sono degli eccezionali medium di elaborazione concettuale in molteplici settori del sapere, dall’ambito della conoscenza del reale fino alla dimensione creativa dell’ideazione di nuovi mondi. È questo il principale obiettivo della ricerca qui presentata, in cui sono state studiate, catalogate temporalmente e classificate tematicamente alcune fra le principali ‘mappe concettuali’ di architettura e design; stimolanti laboratori creativi interdisciplinari in grado di produrre conoscenza coniugando la narrazione tradizionale delle informazioni con sofisticati sistemi interattivi di visualizzazione, comunicazione e configurazione.
2021 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2021) M. Unali, Architettura Effimera, in Enciclopedia dell’Arte Contemporanea, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, direzione scientifica di V. Trione, V. Della Valle, Roma 2021, pp. 153-154. ISBN 9788812009244. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS
Il saggio è anche da considerare come “aggiornamento” di:
M. Unali, Architettura effimera, in XXI Secolo, Gli spazi e le arti, opera diretta da Tullio Gregory, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, Roma 2010, pp. 345-353. ISBN 978-88-12-00038-8.
http://www.treccani.it/enciclopedia/architettura-effimera_(XXI-Secolo)/
Concetto declinato in infinite rappresentazioni dalle avanguardie storiche del 20° secolo. Nel panorama culturale l’a. e. ha assunto significati metamorfici accomunati dall’obiettivo di allestire spazi temporanei abitabili, dal reale al virtuale, in cui inverare eventi (artistici, istituzionali, commerciali) e opere appartenenti a più esperienze estetiche, disegnando un unicum progettuale fra architettura e arte che sfugge a processi tassonomici. Un metalinguaggio multidisciplinare che, con modalità e tempi diversi dal linguaggio dell’architettura ‘convenzionale’, potenzia la sperimentazione (di forme, tecnologie, materiali) e l’ibridazione di significati, superando ii fardello intrinseco alla ‘durabilità’. Dai rito della festa popolare alle installazioni, I’ effimero appare un efficace medium per interpretare la storia e rappresentare istanze socio-generazionali, tecno-culture e tendenze dei tempi, sia quelle radicalmente innovative, sia quelle più ambigue e destabilizzanti dettate dal mercato e dal consumismo. Nell’arco temporale qui trattato si rileva la più ampia gamma di rappresentazioni effimere mai elaborate dall’uomo, sia per quantità, sia per complessità e poliedricità elaborativa, da cui emergono caratteri non ancora storicizzati, che rendono difficile l’identificazione di condivise periodizzazioni delle poetiche e I’ analisi degli eventi. Risulta quindi opportuno contestualizzare l’argomento rispetto a uno fra i possibili filtri interpretativi de! fenomeno, ossia quello relativo alle relazioni fra le poetiche dell’effimero e ii progresso tecno-culturale, spesso forza propulsiva dei movimenti di idee in architettura.
Immagine: lshigami Junya, Serpentine Pavilion, 2019, Londra. Design render.
Cfr. il macro-tema Architettura Effimera. Ad es.: M. Unali, Architettura effimera, in XXI Secolo, Gli spazi e le arti, opera diretta da T. Gregory, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, Roma 2010, pp. 345-354. In rete cfr.: https://www.treccani.it/enciclopedia/architettura-effimera_(XXI-Secolo)/
2021) M. Unali, Zaha Hadid,
in Enciclopedia dell’Arte Contemporanea, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, direzione scientifica di V. Trione, V. Della Valle, Roma 2021, p. 357. ISBN 9788812009244. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
2021) M. Unali, Herzog & de Meuron,
in Enciclopedia dell’Arte Contemporanea, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, direzione scientifica di V. Trione, V. Della Valle, Roma 2021, p. 391. ISBN 9788812009244 Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
2021) M. Unali, Rappresentare significa innescare ibridazioni culturali: il caso Light Show ’60 / To represent means triggering cultural hybridizations: the case Light Show ’60, in A. Arena, M. Arena, D. Mediati, P. Raffa (a cura di), Connettere. Un disegno per annodare e tessere. Linguaggi Distanze Tecnologie. Atti del 42° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione, Franco Angeli, Milano 2021, pp. 1242-1255. Testo in italiano e inglese. ISBN 9788835125891 Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
La ricerca vuole approfondire quei modelli di rappresentazione interdisciplinari della seconda metà del Novecento – il secolo più ricco di rappresentazioni! –, alimentati soprattutto da ‘ibridazioni culturali’. In particolare, la ricerca è incentrata su uno fra i primi processi elaborativi multimediali della storia della rappresentazione visiva del secolo scorso: il caso dei Light Show nelle performance psichedeliche pop-rock degli anni ‘60. Lo studio tratteggia gli esordi di questo nuovo modello di rap-presentazione del secondo Novecento, attualizzato trasversalmente nei decenni successivi in diversi contesti creativi evidenziando i principali autori, le opere e i prevalenti ambiti tematici di sviluppo geografico-culturale. Dallo studio emerge anche il ruolo ‘dialogico’ e conformativo dei vari processi di rappresentazione; un’arte e una scienza che si alimenta di ‘connessioni’, variamente declinate nella storia rispetto a molteplici linguaggi e alle conoscenze tecno-culturali del tempo in cui si attua tale modus operandi. È un’ulteriore con-ferma di come le progettualità che hanno scandito la storia della rappresentazione possono essere considerate (tutte) anche dei “modelli semantici”; rappresentazioni come metafore e sensori dei tempi, esito di ibridazioni culturali (appunto) e complessi ‘riciclaggi estetici’, coscienti dei riferimenti concettuali e visivi, dei metodi e delle tecniche di configurazione.
N.B. Cfr. ricerche simili su Architettura Effimera. Ad es.: M. Unali, Rappresentare significa Connettere. Il caso del Rock Show Design (2020).
2021) M. Unali pubblica in rete, sulla piattaforma INSTAGRAM, Atlas of Virtual City.
Fra ricerca e didattica, in piena pandemia di COVID-19, per ampliare le sperimentazioni sull’idea di “Abitare Virtuale” sono state pubblicato in rete alcune rappresentazioni di “Città Virtuali” elaborate da Dottorandi, Laureandi e Studenti del Dipartimento di Architettura.
N.B. Cfr. il macro-tema Abitare Virtuale. Ad es.: M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale. Il Disegno della Città Virtuale, fra Ricerca e Didattica, 2014.
2021) M. Unali, G. Caffio, The Colors of Public Art in Pescara: 4 Keywords, è pubblicato sulla rivista “CULTURA E SCIENZE DEL COLORE / COLOR CULTURE AND SCIENCE” n. 13, pp. 85-94. Testo in inglese. ISSN 2384-9568 Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS
This paper is the latest result of a research – shared with a few scholars of the Department of Architecture of the University “G. d’Annunzio” of Chieti and Pescara – on how colors can shape the perception of contemporary urban space. In particular, we present here a research that investigates the complex relationships that colors and space of Public Art establish with the citizens, the city and the specific architectures of Pescara. Over the years, Abruzzo’s city has been the setting for a series of interesting works of public art – both ephemeral and long-lasting – in which colors play a fundamental role in establishing paths of urban transformation but also as synesthetic acts and gestures of communication on different scales; artistic and socializing processes capable of releasing new aesthetic and participatory meanings to inhabit the collective and intimate space of urban spaces between art, architecture and design (and more). The works have been selected and divided using four keywords which highlight certain aesthetic characteristics of the colors that shape their perception. Ephemeral fluid red: Huge Wine Glass by Toyo Ito (in Piazza della Rinascita). Big Blue: A Fountain by Ettore Spalletti (placed in the square in front of the new Tribunal). Black & White: Dream by Millo (a mural painted on a blind facade of a building in the Fontanelle district) and My safe place (realized on a façade of a school). Habitable rainbow: The enchanted garden and Piazza Caduti del Mare by Franco Summa.
N.B. Lo studio è da considerare come un ulteriore approfondimento della ricerca sulla rappresentazione della Public Art contemporanea, già anticipata nel saggio presentato per il “Convegno sul Colore del 2020”.
2020 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2020) M. Unali, G. Caffio, Un percorso visivo “a colori” sulla Public Art a Pescara, in V. Marchiafava, M. Piccolo (a cura di), Colore e Colorimetria. Contributi Multidisciplinari. Vol. XVI A. XVI CONFERENZA DEL COLORE, Gruppo del Colore 2020, pp. 406 – 413. ISBN 9788899513122
La ricerca indaga i complessi rapporti tra città, arte e colore nel contesto specifico della città di Pescara. Il capoluogo abruzzese è stato nel tempo scenario di una serie importante di opere d’arte pubblica, sia effimere sia durature, nelle quali il colore svolge un ruolo fondamentale per instaurare percorsi di trasformazione urbana ma anche atti e gesti sinestetici di comunicazione a differenti scale; processi artistici e socializzanti in grado di liberare nuovi significati estetici e partecipativi per abitare lo spazio collettivo e intimo degli spazi urbani fra arte, architettura e design.
Immagine: Franco Summa, Il giardino incantato, Pescara 2018.
2020) M. Unali, Rappresentare significa Connettere. Il caso del Rock Show Design / To represent means to connect. The case of Rock Show Design, in Arena A., Arena M., Brandolino R. G., Colistra D., Ginex G., Mediati D., Nucifora S., Raffa P., a cura di, Connettere. Un disegno per annodare e tessere. Atti del 42° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione / Connecting. Drawing for weaving relationships. Proceedings of the 42th International Conference of Representation Disciplines Teachers, Franco Angeli, Milano 2020, pp. 2855-2868. ISBN 9788835104490
Cfr. https://hdl.handle.net/11564/719425
Rappresentare è un’arte e una scienza che si alimenta di ‘connessioni’, variamente declinate nella storia rispetto alle idee e alle conoscenze tecno-culturali del tempo in cui si attua tale modus operandi. In questo senso, le opere che hanno scandito la storia della rappresentazione possono essere considerate dei “modelli semantici”; metafora dei tempi, esito di ibridazioni culturali e riciclaggi estetici coscienti dei riferimenti concettuali, dei metodi e delle tecniche di configurazione. In questo ampio ambito di studio sul valore “dialogico” del processo rappresentativo, il caso del Rock Show Design sembra essere fra i più interessanti della contemporaneità: il secolo scorso è stato il periodo della storia più ricco di rappresentazioni! Lo stato dell’arte relativo agli studi sulla rappresentazione scenica rock riguarda soprattutto la sfera musicale del fenomeno, talune performance di successo o il lavoro svolto da alcuni noti set designers. Lo studio presentato è l’ultimo esito di una lunga ricerca (tuttora in corso), elaborata dallo scrivente, sulla storia della rappresentazione scenica rock, di cui si tratteggia una densa sintesi evolutiva, illustrando anche la metodologia adottata. Si tratta di una complessa storia, qui presentata in forma di “vertigine della lista”, suddivisa in una timeline tripartita, fondata soprattutto sulle connessioni delle rappresentazioni effimere rock con l’architettura, il design, l’arte e la cultura musicale pop. Appare il disegno di una mappa concettuale per stimolare il dibattito, approfondire la ricerca e innescare applicazioni nella didattica.
N.B. Cfr. temi simili sul Rock Show Design: M. Unali, Rappresentare significa innescare ibridazioni culturali: il caso Light Show ’60 (2021);
2020) M. Unali, When does the Image become a Document? More History of Representation for New Drawings, in “IMG JOURNAL”, Graphics, a cura di E. Cicalò, n. 2, aprile 2020, Publica, Alghero, pp. 258-277. Testo in inglese. ISSN 2724-2463. ISBN: 9788899586119.
www.img-network.it http://img-journal.unibo.it.
Le immagini rischiano l’omologazione. La facilità con cui possiamo acquisire, generare, riprodurre e comunicare immagini, insieme alle attuali tendenze del mercato interculturale (spesso destabilizzato dalla globalizzazione), impongono alla critica di settore continue riflessioni storico-tecnoculturali contro il rischio dell’omologazione. Per contribuire a contrastare gli usi impropri delle immagini, è necessario incrementare studi e ricerche in grado di elabo-rare criticamente lo stato dell’arte della Rappresentazione in toto – statuto trasversale di ogni progetto –, evidenziando anche le positività e le negatività offerte dalle rivoluzionarie conquiste dell’umanità. Nei suoi aspetti genera-li il tema è noto, ed è stato variamente trattato dalla critica che ha dibattuto tesi, opportunità e rischi ma, soprattutto in quei settori disciplinari dove “rappresentare significa conformare”, come per l’architettura, l’eccezionale energia potenziale contenuta nelle attuali tecnoculture post digitali impongono specifici approfondimenti culturali. Uno fra questi riguarda, appunto, il rischio dell’omologazione e dell’uso “improprio” del senso delle immagini di architettura: documenti visivi che, fra il reale e il virtuale, fra l’ideale e l’utopico, inverano, in un contesto storico, il senso dell’abitare umano. L’antidoto all’omologazione delle immagini qui proposto è noto e consiste nell’ampliare e attualizzare la conoscenza storica del fenomeno: significa, in sintesi, decodificare, contestualizzare in un percorso storico e trasformare in conoscenza quel pervasivo flusso di immagini (informazioni) a cui siamo tutti continuamente sottoposti. Ecco perché, quando il disegno diventa documento, contro il rischio dell’omologazione delle immagini e di un loro uso conformativo, auspico più storia della rappresentazione!
N.B. Si tratta di un approfondimento della ricerca proposta alla “Conference on Image and Imagination, IMG 2019”, di seguito descritta.
2020) M. Unali, More History of Representation! Images Risk Homologation,
in E. Cicalò (a cura di), Proceedings of the 2nd International and Interdisciplinary Conference on Image and Imagination. IMG 2019, Springer Nature Switzerland AG 2020, pp. 669-679. Testo in inglese. ISBN 978-3-030-41017-9.
La sempre maggiore facilità con cui possiamo acquisire, generare, riprodurre e comunicare immagini, insieme alle attuali tendenze interculturali (troppo spesso dettate dalla globalizzazione), impongono alla critica continue riflessioni storico-tecnoculturali. Studi e ricerche in grado di elaborare criticamente lo stato dell’arte della rappresentazione architettonica, evidenziando positività e negatività delle rivoluzionarie conquiste dell’umanità. Nei suoi aspetti generali il tema è noto, ed è stato variamente trattato dalla critica che ha dibattuto tesi, opportunità e rischi ma, soprattutto in quei settori disciplinari dove “rappresentare significa conformare”, come per l’architettura, l’eccezionale energia potenziale contenuta nelle attuali tecnoculture post digitali impongono specifici approfondimenti culturali. Uno fra questi riguarda il rischio dell’omologazione e dell’uso “improprio” del senso delle immagini di architettura: rappresentazioni che, fra il reale e il virtuale, fra l’ideale e l’utopico, inverano, in un contesto storico, il senso dell’abitare umano. L’antidoto all’omologazione delle immagini qui proposto è noto e consiste nell’ampliare e attualizzare la conoscenza storica del fenomeno: significa, in sintesi, decodificare, contestualizzare in un percorso storico e trasformare in conoscenza quel pervasivo flusso di immagini (informazioni) a cui siamo tutti continuamente sottoposti. Ecco perché, contro il rischio dell’omologazione delle immagini e di un loro uso conformativo, auspico più storia della rappresentazione!
N.B. La prima fase della ricerca è stata pubblicata nel 2019 in: M. Unali, Più Storia della Rappresentazione! Le Immagini rischiano l’omologazione. / More History of Representation! Images Risk Homologation, in AA.VV., IMG 2019 – GRÀFICHE / – GRAPHICS. Book of abstracts, PUBLICA, Alghero 2019, pp. 174-175. ISBN 978 88 99586 072. Titolo del Convegno: IMG2019. International and Interdisciplinary Conference on Images and Imagination. Alghero, 4-5 July 2019, Italy.
2020) M. Unali, la recensione del libro di “Livio Sacchi, Il futuro delle città, La nave di Teseo, Milano 2019″ è pubblicata nella rivista in Classe A “Disegnare Idee Immagini” n. 60, Gangemi, Roma 2020, p. 95.
2020) M. Unali, Rappresentare l’Effimero in Territori Fragili: verso un Atlante dei Beni Immateriali Abruzzesi, in L. Pignatti (a cura di), Territori Fragili. Saggi ed approfondimenti dopo IFAU 2018, Gangemi, Roma 2020, pp. 687 – 696. Testo in italiano e inglese. ISBN: 9788849236682.
Nel contesto degli studi sui cosiddetti “Territori Fragili” italiani, le interdisciplinari poetiche dell’effimero (antica vocazione del progetto) svolgono un ruolo di grande interesse, sia come medium per interpretare la storia – ravvivando la memoria collettiva e implementando la conoscenza dell’Intangible Cultural Heritage –, sia come alimento essenziale per possibili processi di rigenerazione, nelle diverse dimensioni estetico-scalari, e di lettura critica dell’idea di spazio e di tempo dell’abitare contemporaneo (evidenziando istanze socio-politiche, tecnoculture e tendenze dei tempi, sia quelle più innovative, sia quelle più ambigue e destabilizzanti dettate dal mercato e dal consumismo). Il progetto effimero – immateriale filo rosso che tutto unisce –, se declinato rispetto alla scena culturale abruzzese e con lo sguardo rivolto verso i suoi territori fragili, acquisisce, inoltre, un eccezionale valore sperimentale: ma come rappresentare i beni immateriali in terra d’Abruzzo?
N.B. Si tratta di un approfondimento della ricerca elaborata per il “2nd International Forum on Architecture and Urbanism” (IFAU 2018). La ricerca è quindi iniziata nel 2018 in: M. Unali, RAPPRESENTAZIONI EFFIMERE IN “TERRITORI FRAGILI”: LA SCENA CULTURALE ABRUZZESE, in AA.VV., IFAU 2018 2nd International Forum on Architecture and Urbanism TERRITORI FRAGILI/FRAGILE TERRITORIES. Paesaggi_Città_Architetture/Landscapes_Cities_Architecture ABSTRACT PROCEEDINGS BOOK Pescara November 8, 9, 10 – 2018, Gangemi, Roma 2018, p. 2017. ISBN 978-88-492-3669-9.
Successivamente la ricerca ha avuto poi un secondo approfondimento nell’anno successivo, nell’ambito della pubblicazione degli Atti del Convegno pubblicati nel 2019, così come registrato nella pubblicazione successiva: M. Unali, Rappresentazioni Effimere in “Territori Fragili”: verso un Atlante della scena culturale abruzzese, in L. Pignatti, F. Angelucci, P. Rovigatti, M. Villani (a cura di), Atti del “2nd International Forum on Architecture and Urbanism” (IFAU 2018), Gangemi, Roma 2019, pp. 1006 – 1013. ISBN: 978-88-492-3667-5.
Cfr. la pubblicazione predente.
2019 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2019) M. Unali, Rappresentazioni Effimere in “Territori Fragili”: verso un Atlante della scena culturale abruzzese, in L. Pignatti, F. Angelucci, P. Rovigatti, M. Villani (a cura di), Atti del “2nd International Forum on Architecture and Urbanism” (IFAU 2018), Gangemi, Roma 2019, pp. 1006 – 1013. ISBN: 978-88-492-3667-5.
Le complesse relazioni interdisciplinari fra i Beni Culturali Immateriali e i cosiddetti “Territori Fragili” della contemporaneità (nelle loro molteplici declinazioni), sembrano essere alla base di numerosi processi di rigenerazione, sia a livello “sociale” (comunità, identità, politica, memoria, tradizioni, ecc.), sia nell’azione progettuale di recupero e salvaguardia del Cultural Heritage (architettura, arte, paesaggi, centri storici, oggetti, ecc.). Ma questo processo elaborativo di rigenerazione sembra ancora in fase sperimentale, motivando ulteriori approfondimenti tematici e alimentando il confronto sulle esperienze svolte, per condividere progetti e scambiare opinioni. È importante ricordare che storicamente in Italia i beni culturali immateriali descrivono una variegata e originale casistica di esempi e, in particolare, le poetiche dell’effimero che contraddistinguono la scena abruzzese, oggetto principale dello studio qui presentato, offrono interessanti spunti elaborativi. Segnaliamo che lo studio qui presentato è l’ultimo esito di una lunga ricerca sulle poetiche dell’effimero in architettura (Unali 2010) – condivisa da alcuni docenti e ricercatori del Dipartimento di Architettura dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara –, con l’intento principale di contribuire a rappresentare il patrimonio culturale immateriale italiano, contro il rischio della sua dispersione. In questa fase della ricerca gli studi su alcune delle creatività effimere del paesaggio architettonico-culturale della regione Abruzzo sono stati approfonditi e aggiornati. Sono state ridiscusse le macro-poetiche di rappresentazione oggetto della precedente ricerca e ipotizzate delle parole chiave propedeutiche all’elaborazione di un atlante tematico sul fenomeno osservato. Infine, lo studio ha evidenziato, in generale, delle progettualità caratterizzate da uno spirito creativo “delicato” (eventi da abitare in uno spazio-tempo “live”), spesso esito di un ambiente e di un territorio “fragile” (appunto).
2019) M. Unali, Semantic Models for Education. Representations, Between Research and Didactic, for Architecture and Design, in A. Luigini, a cura di, Proceedings of the 1st International and Interdisciplinary Conference on Digital Environments for Education, Arts and Heritage. EARTH 2018, Springer 2019, pp. 271-278. ISSN 2194-5357 ISSN 2194-5365 (electronic)
Advances in Intelligent Systems and Computing, Volume 919
ISBN 978-3-030-12239-3 ISBN 978-3-030-12240-9 (eBook). Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-030-12240-9_30
La forma elaborativa che abbiamo denominato, nei suo aspetti generali, “Modello Semantico 3D”, configura delle metodiche di rappresentazione, fra ricerca e didattica, per conoscere, creare e trasmettere processi culturali, idee e forme propedeutiche al progetto di architettura e di design. I principali obiettivi di questa metodica di rappresentazione che nel tempo abbiamo in più occasioni teorizzato e sperimentato sono: elaborare un etico e consapevole “riciclaggio estetico”; costruire un interattivo archivio visivo della memoria alimentato da riferimenti concettuali, idee, immagini e ibridazioni spaziali; imparare a disegnare, fra rilievo e progetto, per risolvere pedagogicamente “limiti”, sia tracciandoli, sia cancellandoli, allo stesso tempo. Emerge così l’idea di un disegno “crossmediale” (reale, virtuale, ideale, utopico, ecc.), esito di personali elaborazioni creative, per contribuire a rappresentare la complessità della cultura contemporanea.
N.B. Cfr. altre ricerche sui Modelli Semantici, ad. es.: Unali-Caffio, Semantic Model Learning. Ibridazioni culturali e riciclaggi estetici per l’architettura e il design , 2021.
2019) M. Unali, Architettura e tecnocultura “post” digitale. Verso una storia,
in “Op. Cit.” rivista quadrimestrale di selezione della critica d’arte contemporanea”, diretta da Renato De Fusco, n. 164, gennaio 2019, pp. 5-21, ISSN 0030-3305. Rivista in “Classe A”.
Cfr. “Op. Cit” in https://opcit.it/cms/?p=1441.
Le continue mutazioni tecno-culturali del nostro tempo sembrano essere declinate dall’architettura (ma non solo) in multiformi semantiche dal carattere “post” (…) – spesso genericamente definite postdigital dai mass media –, molte ancora da decifrare, che stanno contribuendo a rigenerare il senso dell’abitare contemporaneo, sia nella dimensione materiale del reale, sia nella sfera immateriale del virtuale. Ma cosa significa per l’architettura essere entrata in questa ipotetica era post digitale e nell’Industry 4.0? Le ultime frontiere dell’innovazione – le ricerche sulle biotecnologie, sulle nanotecnologie, la fabbricazione digitale (la stampa 3D, i dispositivi a controllo numerico, la rete dei Fab Lab), la progettazione parametrica e BIM, la gestione dei Big Data, le trasformazioni delle reti, ecc. – in che modo stanno alimentando la creatività, modificando la formazione e la professione? E quali gli effetti sulla rappresentazione e conformazione dello spazio e dei prodotti, considerando anche il digital divide e il modus vivendi contemporaneo, spesso destabilizzato dalla globalizzazione? Facciamo un passo indietro. Alle soglie del nuovo millennio, interrogandoci sui rapporti fra “architettura e cultura digitale” – esito della prima rivoluzione digitale in architettura (pionieristica, a tratti ingenua e retorica ma positivamente sperimentale), esplosa negli anni ’90 con gli esordi del “digitale di massa” –, ci domandavamo in che modo quella nuova tecnocultura (recepita subito come innovativa e già prevista pervasiva e trasversale) stava ampliando lo spazio del progetto e modificato la dimensione del tempo, con tutte le ricadute sul senso del nostro lavoro. Oggi, usciti dal periodo rivoluzionario del “paradigma elettronico” in architettura, alla luce di alcuni decenni di creatività alimentati dalle tecnoculture digitali, possiamo analizzare con più maturità e conoscenze i risultati di quel prolifero periodo del progetto, approfondendo gli eventi e innescando ulteriori processi di storicizzazione, fondamentali requisiti per interpretare l’attuale stato dell’arte del fenomeno. Una fase che appare ancora in formazione, a tratti contraddittoria, ma in cui emergono già nuovi e interessanti spunti teorico-operativi che meritano l’attenzione della critica. Si evidenziano, inoltre, laboriosità più attente ai temi studiati dalle cosiddette Digital Humanities, progettualità tecnoculturali che sembrano tendere a relazionarsi più intensamente con la sensibilità umana, con la natura, con l’universo e con “la presenza del passato”. Quest’ultima citazione consiglia di studiare la condizione postdigitale alla luce dell’esperienza della lezione del postmoderno che, seppur in tutt’altro contesto, sembra offrire interessanti riferimenti storici.
2018 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2018) M. Unali, Intangible Cultural Heritage: Poetics of the Ephemeral in the Land of Abruzzo / Intangible Cultural Heritage: poetiche dell’effimero in terra di Abruzzo, in G. Amoruso (a cura di), Putting Tradition into Practice: Heritage, Place and Design. Proceedings of 5th INTBAU International Annual Event, Springer International Publishing, 2018, pp. 746-755.
ISSN 2366-2557 ISSN 2366-2565 (electronic)
Lecture Notes in Civil Engineering
ISBN 978-3-319-57936-8 ISBN 978-3-319-57937-5 (eBook).
La rappresentazione del patrimonio culturale immateriale italiano, contro il rischio della sua dispersione, è il tema generale in cui si inserisce questo contributo. Lo studio che presentiamo è l’ultimo esito di una ricerca sulle poetiche dell’effimero in architettura, qui declinata rispetto ad alcune progettualità espresse dalla cultura abruzzese, con l’intento di contribuire a rappresentarne l’identità storica. In questa fase della ricerca – condivisa da alcuni docenti e ricercatori del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti Pescara – le molteplici creatività effimere del paesaggio architettonico-culturale della regione Abruzzo sono state sintetizzate rispetto a 5 macro-poetiche di rappresentazione: Feste e rituali; Borghi abbandonati e memoria; Frammenti e rovine; Mappe e disegni; Fotografia e film. Si tratta di creatività “delicate”, spesso sono eventi da abitare in uno spazio-tempo “live”, talvolta sono rappresentazioni ancora non storicizzate, quindi non sempre “tramandabili”. Progettualità “dimenticabili”, quindi, che richiedono ulteriori studi e approfondimenti tematici per aggiornare i processi di storicizzazione nel contesto internazionale dell’Intangible Cultural Heritage.
2018) M. Unali, Rappresentazioni intorno al limite: disegno, architettura e società / Representations around the limit: design, architecture and society, in R. Salerno (a cura di), Rappresentazione materiale/immateriale / Drawing as (in)tangible representatio n. 40° Convegno internazionale dei Docenti delle discipline della Rappresentazione, Gangemi, Roma 2018, pp. 231-236. Testo italiano e inglese. ISBN: 9788849236514. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Cfr. https://dialnet.unirioja.es/servlet/libro?codigo=719687
Il saggio propone una riflessione interdisciplinare sul ruolo conformativo dell’idea di limes nella cultura visuale contemporanea, interrogandosi sulle principali parole chiave che sembrano emergere dalle molteplici forme di rappresentazione. Il concetto di limite è stato in vario modo declinato nella storia della rappresentazione architettonica, sia come condizione “materiale” dell’abitare (confine, città, casa), sia come pensiero “immateriale” da raffigurare (ideale, utopico, virtuale). La metodologia di indagine adottata può essere sintetizzata in tre fasi: antefatti e riferimenti; rappresentazioni tipo; sintesi finale.
2018) M. Unali, Note sul ruolo rappresentativo/conformativo del disegno di architettura contemporaneo, in AA.VV., De trazos, huellas e improntas. Arquitectura, ideacion, representacion y difusion, 2018, pp. 109-116. ISBN 9788416724932. Titolo del Convegno: De trazos, huellas e improntas. Arquitectura, ideacion, representacion y difusion (Atti del XVII Convegno Internazionale EGA 2018), Alicante (Spagna). 30 Maggio-1 giugno 2018. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
La ricerca approfondisce le relazioni fra “rappresentazione e conformazione” assunte dal disegno di architettura contemporaneo. In particolare, le interdisciplinari relazioni fra i cosiddetti “strumenti di rappresentazione” e i processi di ideazione dell’architettura – ad es. nella conformazione di ambienti virtuali interattivi, online e offline –, offrono interessanti elementi di studio per comprendere il modello di rappresentazione espresso dalla tecno-cultura contemporanea. Uno studio, quindi, sul ruolo che gli “strumenti” di rappresentazione svolgono oggi nello sviluppo dell’architettura. Gli “strumenti” non sono asettici nei confronti dei processi di elaborazione creativa, si tratta di conquistare la necessaria consapevolezza tecnica ed espressiva per imparare a “tenere la regia” di un fenomeno complesso, come è quello del progetto dello spazio. Il tema è stato affrontato “fra ricerca e didattica”. Perciò lo studio è stato incentrato soprattutto sulla verifica di come l’uso della rappresentazione digitale abbia inciso in termini di conformazione dei linguaggi espressivi e sulle qualità degli spazi immaginati. Nella loro complessa varietà, gli studi sui rapporti rappresentativo/conformativi del disegno di architettura evidenziano, infine, il ruolo formativo della rappresentazione nella formazione didattica degli allievi, nei vari gradi di istruzione. Emerge, così, anche l’approccio pedagogico insito nell’argomento.
2018) M. Unali, la recensione del libro di “Federico Bilò, Muri/Pareti. Six projects for Rome, 2018” è pubblicata in “Disegnare Idee Immagini”, n. 56, 2018, Gangemi, Roma, p. 94. Testo in italiano e inglese.
2017 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2017) M. Unali, Sulla pedagogia del disegno di architettura, “fra ricerca e didattica”. Note su un tema attuale / On the pedagogy of architectural drawing, “between research and didactics”. Notes on a current topic, in A.a.V.v. (a cura di) Antonella Di Luggo , Paolo Giordano, Riccardo Florio et al., Territori e frontiere della Rappresentazione / Territories and frontiers of Representation, Gangemi, Roma 2017, pp. 1263-1268. ISBN 9788849235074.
Titolo del Convegno: Territori e frontiere della Rappresentazione / Territories and frontiers of Representation. 39° convegno internazionale dei Docenti delle discipline della Rappresentazione – UID 2017 – Napoli, 14-15-16 settembre.
Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Il saggio propone una riflessione sulla dimensione pedagogica del disegno di architettura nel contesto culturale contemporaneo, interrogandosi sui rapporti fra “ricerca e didattica” e sulle molteplici opportunità offerte dalle innovazioni – non solo tecnologiche –, nella consapevolezza delle solide radici della scienza e dell’arte del rappresentare, storica dimensione della creatività italiana. Lo stato dell’arte sulla materia appare oggi in Italia eterogeneo e in fase “sperimentale”, oscillando ancora fra “tradizione e innovazione”. La ricerca tratteggia alcuni aspetti dell’argomento, offrendo spunti per ampliare il dibattito e per ipotizzare scenari futuri.
2017) M. Unali, La tua città utopica nello spazio digitale, in “Viceversa”, n. 6, “L’attualità dell’utopia”, Lettera Ventidue, 2017, pp. 236-237. ISSN 2421-2687. Cfr. catalogo della Ricerca IRIS.
L’attrazione che proviamo di fronte alla Home Page di un Virtual World che ci invita a costruire la nostra “Città Nuova” per “abitare virtuale” in rete attraverso avatar, testimonia concretamente una delle molteplici relazioni fra la tecnocultura digitale e l’idea contemporanea di utopia. Dagli anni ’90, da Second Life a SimCity, le più interessanti sperimentazioni della “Città Virtuale” hanno innescato dei processi interattivi – fra spazio, tempo, informazione, individuo, ecc. – che ampliano le forme dell’abitare contemporaneo nel “Villagio Globale”, proponendo un ulteriore modello di vita associata, in un periodo che sembra evidenziare la crisi dell’esperienza urbana. Un modus vivendi virtualmente agibile attraverso i linguaggi digitali; mondi fertili e mediatici che prediligono il “riciclaggio estetico”; spazi effimeri da abitare non con il corpo ma con la mente, esito di originali ibridazioni tra scienza e arte, tecnologia e umanesimo, locale e globale, in continuità con alcuni caratteri storici del pensiero “Made in Italy”, come quelli legati alla pratica del progetto visionario, ideale e utopico. Concetti storicizzati, questi ultimi, che attraverso i rivoluzionari processi di virtualizzazione e simulazione ampliati e introdotti dal digitale, trovano ulteriori significati e attualizzazioni, alimentando il pensiero architettonico e le sue rappresentazioni.
Ma questa nuova idea di virtualità in che modo si declina con quella di utopia? Si tratta effettivamente di una “New Utopia” o forse, come alcuni autori sostengono, di “anti-utopia” – le costrizioni dei software per allestire lo spazio di relazione in rete conformano ancora troppo la nostra creatività –, o di forme di “abitare atopico” – le interazioni empatiche con l’abitare virtuale avvengono prevalentemente attraverso sistemi d’interfaccia bidimensionali che destabilizzano la percezione dello spazio percepito, oscillando troppo fra reale e virtuale –, o di “fantasmologia” – evanescente simulacro dell’abitare per l’”homo ludens”, spesso esito di tendenze generazionali di evasione da un mondo reale che “non basta più”?
N.B. Oltre all’articolo pubblicato nelle pp. 236-237, M. Unali ha partecipato anche alla sezione “Antologia collettiva”, proponendo a p. 269 una breve riflessione sul libro di Tomás Maldonado, Reale e virtuale, Feltrinelli, Milano 1992.
2017) M. Unali, Memoria, tempo e rappresentazione, fra rovine e “disaster” contemporanei / Memory, time and representation, between ruins and contemporary “disasters”, in C. Gambardella, WORLD HERITAGE and DISASTER. Knowledge, Culture and Rapresentation, La Scuola di Pitagora, Napoli 2017, pp. 719-726. ISBN 9788865425824. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Per comprendere gli eventi e averne memoria è necessario elaborarne delle rappresentazioni, personali e collettive, che generano conquiste di senso, archivi di valori in cui identificarsi, significati da tramandare. Ma come approfondire ed elaborare questa affermazione in una scena socio-culturale attuale così complessa, in continua e rapida trasformazione, che molti di noi vivono ancora come una fase da comprendere fra un un’epoca “ideologicamente stabile” a un’altra “liquida” e percepita come insicura? Le innovazioni scientifiche e lo sviluppo dell’Information Visualization come hanno trasformato la nostra capacità di percepire, rilevare e discretizzare le conformazioni del reale? Come hanno ampliato i nostri sensi per immaginare l’estetica dell’ideale, l’etica dell’utopico e la necessità dell’effimero? Fra tradizione e innovazione, come rappresentare alcune declinazioni critiche dell’abitare contemporaneo e come evidenziare il modus vivendi dei suoi cittadini? Come rappresentare le rovine e le macerie prodotti dalla contemporaneità? Come comunicare per contribuire a innescare processi di tutela e conservazione (al fine di trasmettere al futuro storie) del patrimonio culturale materiale e immateriale? La ricerca affronta questi argomenti, proponendo, in forma di work in progress, alcuni modelli di rappresentazione; esempi elaborativi paradigmatici che propongono idee e progetti, esemplificazioni di alcune conformazioni del più ampio tema “World Heritage and Disaster”.
2017) Fra le recensioni scritte nel 2017 da M. Unali, si segnalano:
– il libro “Edward Allen, Come funzionano gli edifici. L’ordine naturale dell’architettura, prefazione di F. Purini, postfazione di L. Sacchi, Dedalo, Bari 2017″, in “Disegnare Idee Immagini”, n. 54, 2017, p. 95;
– il libro di “E. Chiavoni, M. Docci, Saper leggere l’architettura, Laterza, Bari-Roma, 2017″, in “OPUS”, n. 1, 2017, p. 170.
2016 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2016) M. Unali, Rappresentare la città contemporanea, fra reale e virtuale, in coordinación general Roberto Ferraris, Sergio W. Priotti, VI CONGRESO INTERNACIONAL DE EXPRESIÓN GRÁFICA, EN INGENIERÍA, ARQUITECTURA y ÁREAS AFINES. PRESENTE, PASADO Y FUTURO DE LA EXPRESIÓN GRÁFICA”. EGraFIA 2016, Córdoba, ARGENTINA (22-24/09/2016), Editorial de la Facultad de Arquitectura, Urbanismo y Diseño de la Universidad Nacional de Córdoba, 2016, pp. 565-571. ISBN 9789871494705. Testo italiano e inglese. Cfr. Catalogo Ricerca IRIS
Contemporary visual culture in its interdisciplinary techno-cultural variations, has introduced revolutionary representation of space hypothesis, that feed the research and testing of new medium of representation, to expand the observation of phenomena, to critically understand the “complexity of the world” and the modus vivendi of its inhabitants. In this scenario, the research here presented wants to go into that especially in its educational dimension and respect to two aspects of the image of the contemporary city, the one perceived as “Real” and the one idealized as “Virtual”.
2016) M. Unali, Una mappa per il disegno di architettura contemporaneo “Made in Italy” / A Map for Drawing Contemporary Architecture “Made in Italy”, in S. Bertocci, M. Bini , a cura di, LE RAGIONI DEL DISEGNO / THE REASONS OF DRAWING. Pensiero, Forma e Modello nella Gestione della Complessità / Thought, Shape and Model in the Complexi ty Management, Gangemi, Roma 2016, pp. 993-998. ISBN 9788849232950. Testo italiano e inglese. Cfr: https://hdl.handle.net/11564/653797
L’obiettivo della ricerca è il progetto di un modello di visualizzazione ed elaborazione delle forme identitarie del disegno concettuale contemporaneo di architettura italiano. Alla luce delle interessanti ricerche visive in corso, nella consapevolezza degli ultimi studi tecno-culturali sull’argomento, è necessario contribuire ad aggiornare la storia della rappresentazione. Il primo passo sembra essere l’elaborazione dei processi di classificazione e confronto dei documenti grafici, in un contesto storico, autoriale e in un quadro di riferimenti globali. Emergono, così, rappresentazioni da leggere, narrare e “storicizzare”. / The present research involves the design of a model for the visualisation and elaboration of the defining forms of the identity of contemporary Italian conceptual architectural drawing. In light of the interesting visual research underway, and conscious of the latest technocultural studies of this issue, there is a need for a contribution that updates the history of representation. The first step appears to be the elaboration of processes for the classification and comparison of authorial graphic documents, set against a historic context and a framework of global references. What emerges are representations to be read, narrated and “historicized”.
2016) M. Unali, Pescara Virtual City, in AA.VV., Verso Pescara 2027. Vision e Summer School, Gangemi, Roma 2016, pp. 16-17. ISBN 978-88-492-3277-6.
Nella sezione “Vision” della ricerca è pubblicato il progetto di rappresentazione “Pescara Virtual City” a cura di M. Unali.
2015 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2015) M. Unali, Disegnare Pescara nell’esperienza didattica. “Da Piazza Salotto a Times Square” / An educational experience in drawing Pescara. “From Piazza Salotto to Times Square”, Gangemi, Roma 2015. ISBN 978-88-492-3177-9. Testo in italiano e inglese. Volume di 160 pagine a colori, formato 24 x 32 cm. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Il libro presenta i principali risultati della ricerca “Disegnare Pescara: da Piazza Salotto a Times Square” diretta da M. Unali. Si tratta di una ricerca sulla formazione dell’allievo architetto nel settore del rilevamento architettonico e urbano. Dopo una parte di inquadramento teorico finalizzata ad attualizzare i principali aspetti del “Disegno e Rilievo” (usando un’espressione “datata” ma significativa), il volume sintetizza gli esiti di una sperimentazione didattica e di ricerca (tuttora in corso) incentrata prevalentemente sui temi del disegno della città reale contemporanea: dalle metodiche di rilevamento architettonico-urbano, ai processi di visualizzazione delle conoscenze (metodi e tecniche di rappresentazione in un contesto tecnoculturale) fino alla lettura estetico-conformativa degli spazi abitati (comunicazione della complessità come medium per innescare processi di rigenerazione). Tale ricerca è stata oggetto di continue verifiche didattiche nell’ambito del corso universitario di “Rilevamento dell’Architettura”, curato da M. Unali, collocato al secondo anno della Laurea Magistrale quinquennale a Ciclo Unico in Architettura, del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara.
N.B. La ricerca sintetizzata nel libro va letta in continuità con le principali ricerche svolte da M. Unali e, in part., con la precedente: M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale. Il Disegno della Città Virtuale, fra Ricerca e Didattica, Gangemi, Roma 2014.
2015) M. Unali, Apparati effimeri. Mediterraneo. Rappresentare l’immateriale. Cultural heritage e poetiche dell’effimero / Representing the Intangible Cultural Heritage and the Poetics of the Efhemeral, in M. Giovannini, M. Arena, P. Raffa (a cura di), Spazi e culture del Mediterraneo 4. Patrimonio culturale mediterraneo, archeologia, architettura, microcittà, paesaggio. PRIN 2009. Costruzione di un Atlante del Patrimonio Culturale Mediterraneo. Conoscenza, Comunicazione, Governance, La scuola di Pitagora editrice, Napoli 2015, pp. 437-446. ISBN 978-88-6542-408-7. ISBN DVD 978-88-6542-463-6.
Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Questo studio è l’esito della continuità di una ricerca sulle relazioni fra l’architettura e le poetiche dell’effimero, qui declinate rispetto ai temi del Cultural Heritage, per riflettere sui processi di rilevamento, documentazione, rappresentazione e patrimonializzazione dei cosiddetti Beni Architettonici Immateriali. Come è noto, i beni immateriali comprendono un importante, ampio, variegato e multidisciplinare patrimonio creativo – dallo spazio della festa tradizionale popolare, agli apparati effimeri storici (macchine sceniche barocche, istallazioni delle avanguardie, ecc.), fino agli ambienti multisensoriali digitali (videoinstallazioni, virtual set, virtual worlds, videogames, ecc.) –, in cui le teorie e le pratiche della rappresentazione svolgono, a vari livelli, più ruoli d’interesse. La ricerca di M. Unali è stata elaborata nel contesto del PRIN 2009 (2011-13). Heritage, architettura e città mediterranee. Rappresentazione e comunicazione, monitoraggio e conservazione, modificazione e innovazione sostenibile come motori di crescita culturale e di sviluppo economico. Unità di ricerca del Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara, Responsabile scientifico: Livio Sacchi.
La ricerca elaborata da M. Unali è stata pubblicata nella sezione “Apparati Effimeri Mediterraneo” del Volume, che comprende un Libro cartaceo (pp. 437-446) e un DVD allegato (pp. 1026-1043).
Per meglio comprendere la ricerca di M. Unali qui presentata, va ricordato che questa tappa dello studio si inserisce in un lungo percorso di ricerca sul tema delle poetiche dell’effimero in architettura e nel design, i cui esiti sono sintetizzati in molte pubblicazioni. Fra queste si segnala solo: M. Unali, Architettura effimera, in XXI Secolo, Gli spazi e le arti, opera diretta da T. Gregory, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, Roma 2010, pp. 345-354. In rete cfr.: https://www.treccani.it/enciclopedia/architettura-effimera_(XXI-Secolo)/
Si segnala, inoltre, che M. Unali ha anche ideato la Mappa Concettuale dal titolo “Rappresentare l’immateriale. Cultural heritage e poetiche dell’effimero”, pubblicata nel saggio cartaceo (pp. 442-443, Fig. 6) e nel saggio esteso sul DVD (pp. 1036-1037, fig. 1).
2015) M. Unali, Disegno & Città Virtuale. Tre azioni chiave: Rilevare, Storicizzare, Progettare / Drawing & Virtual City. Three Key actions: Survey, Historicize, Design, in A. Marotta, G. Novello, Disegno & Città. Cultura Scienza Arte Informazione, 37′ Convegno Internazionale dei Docenti della Rappresentazione, UID Torino 17-19/09/2015, Gangemi, Roma 2015, pp. 341-348. ISBN 978-88-492-3124-3.
Dopo alcuni decenni di sperimentazioni e realizzazioni di spazi abitabili in rete, si vuole sollecitare la comunità scientifica ad approfondire e ampliare gli studi sul disegno della città virtuale in architettura e nel design, fra ricerca e didattica, soprattutto rispetto a tre sfere elaborative: rilevare l’abitare virtuale (catalogazione e classificazione tecno-culturale degli spazi); storicizzare l’architettura della città virtuale (interpretazione del modello di rappresentazione espresso); progettare spazi interattivi in rete (metodi e tecniche di rappresentazione e configurazione di ambienti digitali).
2014 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2014) M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale. Il Disegno della Città Virtuale, fra Ricerca e Didattica, Gangemi, Roma 2014. Volume di 208 pagine a colori, 24 x 32 cm. ISBN 9788849228298. Catalogo della Ricerca IRIS.
Il libro illustra il progetto multipiattaforma Atlante dell’Abitare Virtuale, uno studio che – fra ricerca e didattica – esplora, rileva e sperimenta alcune delle molteplici declinazioni del Disegno della Città Virtuale contemporanea, mondi fertili e ispiranti, centro di molte espressioni tecno-culturali, laboratori interdisciplinari di idee dove elaborare conoscenze e visualizzare “Città Nuove” per il Ventunesimo secolo. Città effimere in rete da abitare non con il corpo ma con la mente, esito di originali ibridazioni tra scienza e arte, in continuità con alcuni caratteri storici del pensiero “Made in Italy”: penso, ad esempio, alla città ideale, alla “città analoga”, al progetto utopico, radicale, ludens, eccetera. Mondi paralleli, forse esito di un mondo reale che “non basta più”. Quali sono allora i rapporti tra l’architettura e le città virtuali delle reti digitali? Nella didattica, dell’architettura e del design, quali modelli di studio proporre? E poi, come rilevare, “comprendere, misurare e rappresentare” le caleidoscopiche dimensioni dell’abitare virtuale contemporaneo? Come leggere forme e linguaggi espressivi, catalogare e classificare funzioni, usi, metodi e tecniche di rappresentazione? Le tradizionali metodiche di rilevamento sono oggi ancora efficaci per decifrare le spazialità architettoniche in rete, effimere e interattive, spesso conformate da molteplici informazioni e da una quantità enorme di dati, forme e linguaggi? Queste e altre domande sintetizzano i motivi alla base del progetto Atlante dell’Abitare Virtuale, uno studio sull’architettura della città virtuale in continuità con un lungo percorso di ricerca fondato su alcune idee chiave, come quella compresa nell’espressione “abitare virtuale significa rappresentare”, presupposto teorico che evidenzia il ruolo centrale svolto dalla rappresentazione nella conformazione del ciberspazio e, più in generale, nella visualizzazione ed elaborazione delle relazioni fra l’architettura e la tecno-cultura digitale. Cfr. http://www.gangemieditore.com/scheda_articolo.php?id_prodotto=4792
Cfr. Sito dell’Evento
2014) M. Unali, Architettura disegnata: temi di rappresentazione, fra ricerca e didattica, in “OPUS. Quaderno di storia, architettura, restauro”, n. 12/2013, Carsa Edizioni, Pescara 2014. ISBN-10: 8850103026. ISBN-13: 978-8850103027.
Il saggio riflette su alcuni argomenti e macrotemi di “architettura disegnata” che, in ruoli diversi, Maurizio Unali ha avuto modo di affrontare, sperimentare e approfondire nella ricerca e nella didattica nell’ambito del Laboratorio di Rappresentazione del Dipartimento di Scienza, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione (oggi Dipartimento di Architettura) dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Si tratta di lavori caratterizzati dalla coralità e dall’interdisciplinarietà dei contributi che evidenziano, nella loro complessa varietà, la trasversalità e il ruolo formativo del disegno nell’attività di ricerca scientifica dei docenti e nella formazione didattica degli allievi, nei vari gradi di istruzione. Una riflessione utile nell’attuale momento di trasformazione dell’università, per segnalare temi svolti e per ipotizzare futuri sviluppi.
2014) M. Unali, Virtual living survey: Worlds, Cities, Maps, in P. Giandebiaggi e A. Zerbi (a cura di), Italian survey. National & international portfolio, ARACNE, Roma 2014, p. 220. Testo inglese. ISBN 9788854875081.
In occasione di: XXXVI International Conference of the Teachers in Representation (Parma, September 18- 20, 2014), UID – UNIONE ITALIANA DISEGNO.
As part of the vaster development of an “Atlas of Virtual Living” we have elaborated a model for surveying architectural designs created for digital
space. The survey is a broad thematic examination of leading examples of online creativity. The survey reveals the theme of recognising an
aesthetic of virtual living and the historicisation of most significant examples. This theme requires unique processes of surveying able to map the
diverse architectural conformations of cyberspace, which often allude to metaphors of the urban experience, from worlds to cities to maps.
N.B. Si tratta della pubblicazione di una scheda di sintesi (I.100 VIRTUAL LIVING SURVEY: WORLDS, CITIES, MAPS)del rilevamento dell’abitare virtuale coordinato da M. Unali e pubblicato in forma estesa in: M. Unali, Atlante dell’abitare virtuale, Gangemi, Roma 2014.
Nella stessa pubblicazione cfr.:
M. Unali e altri, Partecipazione a Rilevamenti Nazionali e Internazionali. Boards, in P. Giandebiaggi e A. Zerbi (a cura di), Italian survey. National & international portfolio, ARACNE, Roma 2014. Testo inglese. ISBN 9788854875081.
In occasione di: XXXVI International Conference of the Teachers in Representation (Parma, September 18- 20, 2014), UID – UNIONE ITALIANA DISEGNO.
N.B.: Si tratta di ricerche elaborate in Gruppo, coordinate dal prof. Cesare Cundari. Cfr.: N.51 LAZIO – ROMA – CASTEL SANT’ANGELO; N.71 CAMPANIA – NAPOLI – THE COMPLEX OF MONTEOLIVETO; I.19 RUSSIA – PODOLSK (MOSCOW) – THE CHURCH OF THE MIRACLES OF OUR LADY OF THE SIGN.
2013 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2013) M. Unali, Virtual city today. A brief note on contemporary virtual dwelling, in “PLANUM. The Journal of Urbanism”, n. 27, vol. 2/2013, pp. 1-7. ISSN 1723-0993. NUL – New Urban Languages, Conference Proceedings, Milan, 19-21 June 2013. Session 1 / Representation and Perception of the Changing City, http://www.planum.net/nul-session-1
Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
The themes examined in this essay regard the subject of online virtual city in its multiply spatialisations and present the state of the art of the phenomenon and some interesting experiments in progress. The various declinations of the virtual city (from Active Worlds to Second Life) present us with interesting interdisciplinary workshops. Worlds to be inhabited through representations, that amplify and experiment with techniques of spatialisation, systems of visualisation and narrative methods that make use of interactivity, hypertext and simulation. My aim is to analyse the exploration and invention of a space of relation, to be experienced in multi-linearity and simultaneity, perceived through “fusion” rather than “distance” (prospective model), as part of an active fruition, far from the idea of the spectator who observes outside the scene. This short note summarises selected results from a vast work of research (still underway) curated by the author – entitled L’architettura della Città Virtuale. Rappresentazione è Conformazione – and examining the multiple declensions of relationships between architecture and digital technoculture, in relation to the representation and conformation of inhabitable online environments.
2013) M. Unali, Memoria, misura e tutela del patrimonio architettonico effimero. Memory / Measure and the Protection of Ephemeral Architectural Heritage, in A. Conte, M. Filippa (a cura di), Patrimoni e Siti UNESCO. Memoria, misura e armonia / HERITAGE and UNESCO SITES MEMORY, MEASURE and HARMONY, Gangemi, Roma 2013, pp. 967-974. ISBN 9788849227284. Testo in italiano e inglese. UID 2013. 35° Convegno Internazionale dei Docenti della Rappresentazione, decimo Congresso UID, Matera 24-25-26 ottobre 2013. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS
Il saggio propone una riflessione sulle relazioni fra il Cultural Heritage e la poetica dell’effimero in architettura e nel design, finalizzata all’approfondimento dei processi di rilevamento, documentazione e “patrimonializzazione” dei beni architettonici “immateriali” – dagli apparati effimeri storici (macchine sceniche barocche, istallazioni delle avanguardie, ecc.), agli ambienti multisensoriali digitali (virtual set, virtual worlds, ecc.) –, un ampio e stimolante laboratorio interdisciplinare, in cui le teorie e le pratiche della rappresentazione svolgono, a vari livelli, un ruolo strategico.
2013) M. Unali, Toward a Model for Surveying On-Line Dwelling. The Virtual City as a Cultural Asset. / Verso un modello di rilievo dell’abitare in rete. La città virtuale come bene culturale, in A. C. Addison, L. De Luca, G. Guidi, S. Pescarin, Proceedings of the 2013 Digital Heritage International Congess, Institute of Electrical and Electronics Engineers, Inc 2013, p. 757. Convegno: 2013 Digital Heritage International Congress, 28 Oct – 1 Nov 2013, Marsiglia, Francia. ISBN 9781479931699. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
In che modo progettare e realizzare un processo conoscitivo dell’abitare in rete, dal punto di vista dell’architettura e del design? Sia nella ricerca, sia nella didattica, il tema del rilevamento delle “architetture del ciberspazio” – dai virtual worlds alle mappe concettuali – apre molte problematiche, che sembrano derivare, in primis, dalla mancanza di condivisi modelli conoscitivi dei caratteri conformativi delle spazialità in rete, soprattutto per quanto riguarda l’osservazione e la discretizzazione dei processi classificatori di tipo estetico e tematico-funzionale. A tal fine, sembra opportuno affinare la nostra capacità di leggere e decifrare forme, espressioni, linguaggi, informazioni e conoscenze, seguendo anche collegamenti di tipo semantico, operando processi di filtraggio tematico, applicando giustapposizioni e studiando i riferimenti concettuali e visivi che alimentano le creatività in rete. In relazione a quanto in questi ultimi anni abbiamo in più occasioni avuto modo di osservare e sperimentare, il contributo che presento offre una sintesi di temi di ordine “basic” sul rilievo della “città virtuale”.
2013) M. Unali, Semantic 3D Models: Surveying and Drawing the Virtual City, in C. Gambardella, a cura di, HERITAGE ARCHITECTURE LANDESIGN focus on CONSERVATION REGENERATION INNOVATION. Le vie dei Mercanti XI Forum Internazionale di Studi, La Scuola di Pitagora editrice, Napoli 2013, pp. 719-723. ISBN 9788865422908. Testo in inglese. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
The themes examined in this essay are situated at the barycentre between the surveying and drawing of the contemporary virtual city. The text presents a selection of experiments with a particular form of representation – the so-called “semantic 3D model” – that, above all for didactic purposes, would seem to represent an important medium for the expansion of knowledge, the discretization of heuristic processes, for triggering hybrids of dialectic couples and exercising the imagination; actions propaedeutic to the representation of cyberspace in all of its various declinations. As a conceptual form of drawing it consents the elaboration of ideas through visual expression structured similar to a map-manifesto-index, with a strong identity and open to successive developments aimed at the creation of inhabitable online sensible environments. The model of representation described in the text was developed as part of a educational project examining the aesthetic-spatial characteristics that shape the architecture of Virtual Worlds, elaborated through visual-conceptual syntheses derived from interdisciplinary processes of hybridisation. The principal objective of this type of drawing is not to expose an a priori form, but instead to test, in a unique sphere of operation, the “substances” identified for each project: selected references; preceding ideas; possible forms; consequent results based on a logic of forecasting. Not a predefined form-project, but instead “fluid objects” to be selected by our intellect from consequential series of coherent transformations triggered by the process of representation.
N.B. Cfr. altre ricerche sui Modelli Semantici, ad. es.: Unali, Semantic Models for Education. Representations, Between Research and Didactic, for Architecture and Design, 2019.
2012 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2012) M. Unali, MORE COMPLEXITY, LESS CONTRADICTIONS. Concept Maps and Contemporaneity, in C. Gambardella (a cura di), Less More Architecture Design Landscape, La Scuola di Pitagora ed., Napoli 2012, pp. 457-464. Lingua inglese. Convegno: Less More Architecture Design Landscape Le vie dei Mercanti _ X Forum Internazionale di Studi, may 31th – june 1st, 2nd, 2012, Aversa e Capri.
Gli ambiti di nostro interesse – dall’architettura al design fino al paesaggio –, delineando storicamente un unicum esistenziale con lo spazio, la vita e “le cose” del tempo, lavorano ed esplorano a tutti i livelli la complessità e le contraddizioni (citando Venturi) della scena contemporanea ricercando e sperimentando anch’essi adeguati strumenti di rappresentazione per una visione strutturata e tematica delle conoscenze. In questo quadro lo sviluppo della rappresentazione visiva sta determinando svolte epocali, molte di segno positivo, soprattutto nella sfera della visualizzazione interattiva delle conoscenze, dal progetto al rilievo, dal generale al particolare. Il principale obiettivo del saggio che presentiamo è dunque l’individuazione di alcune fra le più interessanti ricerche elaborate nell’ambito dell’Information Visualization (InfoVis), uno stimolante ambito interdisciplinare orientato allo studio e alla sperimentazione di sistemi di rappresentazione visiva in grado di produrre conoscenza coniugando la narrazione tradizionale delle informazioni con sofisticati sistemi interattivi di visualizzazione.
2012) M. Unali, Disegni teorici di architettura, ovvero “la teoria disegnata” / Theoretical drawings of architecture, or “theory portrayed”, in L. Carlevaris, M. Filippa (a cura di), Elogio della teoria. Identità delle discipline del disegno e del rilievo. In praise of theory. The fundamentals of the disciplines of representation and survey, Gangemi, Roma 2012, pp. 351-355. Testo italiano e inglese. Convegno: Elogio della teoria: identità delle discipline della rappresentazione e del rilievo. IX Congresso UID Unione Italiana Disegno. XXIV Convegno dei Docenti della Rappresentazione. 13-14-15 dicembre 2012, Roma.
L’obiettivo di questo contributo è l’approfondimento di quella particolare forma della rappresentazione, qui definita “disegno teorico”, che si configura come medium privilegiato di conoscenza, invenzione e sperimentazione di teorie dell’architettura. Credo, infatti, che per leggere la ricerca critica in architettura in modo sintetico e diretto, la rappresentazione grafica sia la dimensione più naturale: la coincidenza di ordine metalinguistico tra forma visiva e forma architettonica propria della rappresentazione sembra essere la configurazione naturale per elaborare “l’elogio della teoria” dell’architettura.
2012) M. Unali, Il design della luce e del colore nella performance rock. Verso una storia, in M. Rossi e A. Siniscalco, a cura di, Colore e Colorimetria. Contributi Multidisciplinari, Atti di VIII Conferenza del Colore, 13-14 settembre 2012, Bologra, Maggioli, Bologna 2012, pp. 65-70. ISBN 8838761361
Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Dai coloratissimi Light Show degli anni Sessanta, alle più recenti animazioni di luce (programmabili e sincronizzabili) prodotte dalla tecnologia laser, il light design, in continuità con l’affascinante storia della scenografia, è uno degli aspetti fondativi dello spettacolo multimediale “pop-rock”. Il progetto della luce e del colore nella performance rock – oggetto specifico del saggio che presento –, rinnovando la storia dello spettacolo del secondo Novecento, contribuisce ad ampliare l’idea di spazio effimero multisensoriale. Le radici del fenomeno risalgono all’esplosione dell’arte psichedelica e, in particolare, sono da ricercare nelle prime sperimentazioni allestite in America e in Inghilterra: ricordo, ad esempio, i Joshua Light Show (tra San Francisco e New York), le performance dell’artista Mark Boyle e i primi spettacoli underground dei giovani Pink Floyd a Londra. Sulla storia del Light Show è interessante rilevare che questa forma di rappresentazione – prodotta attraverso l’uso di speciali diapositive contenenti sostanze liquide colorate sensibili al calore del proiettore – non è frutto di una singola personalità ma di più artisti nell’ambito di un variegato panorama culturale che è riuscito a conformare un modello scenico riconoscibile, declinabile e implementabile rispetto a molteplici creatività. Come nel caso di Andy Warhol che firma The exploding plastic inevitable show (1966). Da questo evento ad oggi il disegno della luce nello spettacolo live si è evoluto fortemente. Con il moltiplicarsi delle occasioni progettuali e con la rapida evoluzione delle tecnologie illuminotecniche il light design è diventato una nuova disciplina con specifiche professionalità. Le mega architetture itineranti degli show high tech di questi ultimi decenni lo testimoniano ampiamente: imponenti macchine sceniche d’interfaccia – oltre i 60 metri di larghezza per circa 25 di altezza – che si mostrano attraverso ciò che la luce e il colore svelano. Quello che percepiamo dello spazio scenico è ciò che il light designer, in stretta collaborazione con la regia dello show, “fa vedere”. La luce e gli effetti cromatici costruiscono atmosfere, svelano la forma della scena, sottolineano le fasi della narrazione graduando la successione degli eventi, introducono oggetti scenici ed effetti speciali, esaltano temi musicali e assoli strumentali. Il principale obiettivo del saggio che presento è dunque l’individuazione di alcune fra le più interessanti ricerche e sperimentazioni elaborate nell’ambito del rock light design, progettualità effimera da intendere anche come metafora di quell’ideale e invisibile “leggerezza” della cultura contemporanea.
N.B. Cfr. temi simili sul Rock Show Design: M. Unali, Rappresentare significa innescare ibridazioni culturali: il caso Light Show ’60 (2021).
2011 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2011) C. Mezzetti, M. Unali (a cura di), Acqua & Architettura. Rappresentazioni, Kappa, Roma 2011. ISBN 978-88-6514-078-9. Volume di 480 pagine a colori, 24 x 26 cm. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Il volume raccoglie gli esiti della ricerca PRIN ’07 (coordinatore nazionale M. Docci) svolta dall’Unità di Ricerca dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretta fino al novembre 2008 da C. Mezzetti e, successivamente, da M. Unali, dal titolo “La rappresentazione della città: acqua e architettura”.
Fra le recensioni si segnala: M. Giovannini, in “Disegnare. Idee immagini” n. 43, Gangemi, Roma 2012, p. 95. Fra le presentazioni del volume si ricorda: Mario Docci in Ottavo Congresso U.I.D. – XXXIII Convegno Internazionale delle discipline della Rappresentazione, Lerici, Villa Marigola 13, 14, 15 ottobre 2011.
All’interno della pubblicazione, a cura di M. Unali, si evidenziano due saggi:
– M. Unali, Acqua & Architettura. Rappresentazioni, in C. Mezzetti, M. Unali (a cura di), Acqua & Architettura. Rappresentazioni, Kappa, Roma 2011, pp. 8-31. ISBN 978-88-6514-078-9.
– M. Unali, Effimero, acqua & architettura. Dalla città analoga alla città virtuale, dal Teatro del Mondo al Blur Building, in C. Mezzetti, M. Unali (a cura di), Acqua & Architettura. Rappresentazioni, Kappa, Roma 2011, pp. 66-89 . ISBN 978-88-6514-078-9.
Le molteplici relazioni fra l’ACQUA, l’ARCHITETTURA e l’EFFIMERO, generano un caleidoscopio di RAPPRESENTAZIONI, un’esplosione di immagini e forme che configurano spazi abitabili, fra reale e virtuale. Nella storia della rappresentazione è possibile rintracciare molte testimonianze di tale laboriosità, in cui le relazioni fra questi tre “elementi” innescano azioni visive tematiche che ne specificano di volta in volta il contesto semantico, toccando quasi tutte le declinazioni teorico-operative dell’architettura. Appare un ampio scenario di esempi, una pulsione progettuale ininterrotta nel tempo; una sorta di spontanea necessità di ordine antropologico per conformare – tra materiale e immateriale – gli spazi della vita associata e per alimentare quelli personali e intimi della mente, della psiche. Nello studio dell’architettura effimera emergono molte creatività in cui l’acqua è “sostanza” fondamentale del processo elaborativo, al di là di ogni duratura matericità e tassonomia stilistica; opere di natura interdisciplinare che toccano molte dimensioni estetico-scalari della poetica dell’effimero, riguardando numerose manifestazioni della vita associata: artistiche, commerciali, commemorative, culturali, istituzionali, ludiche, politiche, religiose, sociali, sportive, turistiche, ecc. In particolare, questo scritto e le mappe tematiche elaborate, delineano alcuni temi del disegno dello spazio effimero che alimentano il “paradossale” obiettivo di conformare l’acqua, nelle sue molteplici declinazioni, da elemento naturale a metafora e metalinguaggio pluridisciplinare.
Si ricordano, inoltre, le sintesi della ricerca pubblicate in:
– M. Unali, Acqua & Architettura. Rappresentazioni, in E. Chiavoni, M. Filippa, Metodologie integrate per il rilievo, il disegno, la modellazione dell’architettura e della città, Gangemi, Roma 2011, pp. 183-191. ISBN 9788849222081.
– M. Unali, La poetica dell’effimero e l’acqua: rappresentazioni, in E. Chiavoni, M. Filippa, Metodologie integrate per il rilievo, il disegno, la modellazione dell’architettura e della città, Gangemi, Roma 2011, pp. 202-208. ISBN 9788849222081.
Si tratta di una introduzione e di un saggio che sintetizza la ricerca svolta per il PRIN 2007 dall’unità operativa della Facoltà di Architettura di Chieti-Pescara e pubblicata in forma estesa in: C. Mezzetti, M. Unali (a cura di), Acqua & Architettura. Rappresentazioni, Kappa, Roma 2011.
2011) M. Unali, G. Caffio, Il Borgo telematico, in A. Clementi, P. Fusero (a cura di), Progettare dopo il Terremoto. Esperienze per l’Abruzzo, LISt Lab Laboratorio, Internazionale Editoriale (distribuzione: Actar-Birkhäuse), Trento 2011, p. 142. ISBN 9788895623474.
La pubblicazione nasce da una esperienza che ha coinvolto intensamente la facoltà di architettura di Pescara. Il forte terremoto del 6 aprile 2009 ha toccato le coscienze di tutti, docenti e studenti, suscitando una generosa mobilitazione. Progetti e proposte elaborate in un anno di intenso lavoro dimostrano questo primo importante contributo scientifico e progettuale.
2010 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2010) M. Unali, Google View: gli esordi di una nuova era, è pubblicato nella rivista “Quaestio. Studi e ricerche per il disegno e la documentazione dei beni culturali”, nn. 21-22, ottobre 2010, Kappa Roma, pp. 101-108. ISSN 2038-5528. La rivista è stata ristampata nel 2012 a cura di Aracne editrice, ISBN 978-88-548-4532-9.
Lo sviluppo della rappresentazione architettonica in rete sta determinando svolte epocali, molte di segno positivo. Soprattutto nella sfera della gestione delle conoscenze, le relazioni tra il web e i sistemi di rilevamento – in particolare quelli informativi territoriali – aprono affascinanti scenari elaborativi, la cui forza, tutt’altro che stabile o definitiva, è ancora difficile da individuare. Come nel caso dei poliedrici progetti interdisciplinari innescati da Google, oggetto del saggio qui pubblicato.
2010) M. Unali, Architettura effimera, in XXI Secolo, Gli spazi e le arti, opera diretta da Tullio Gregory, Istituto della ENCICLOPEDIA ITALIANA fondata da Giovanni Treccani, Roma 2010, pp. 345-353. ISBN 978-88-12-00038-8.
Cfr. http://www.treccani.it/enciclopedia/architettura-effimera_(XXI-Secolo)/
Il saggio si colloca all’interno dell’opera XXI Secolo (sei volumi, diretta da Tullio Gregory ed edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da G. Treccani) che si propone di fare il punto sulla contemporaneità nei più diversi ambiti disciplinari. Architettura effimera è pubblicato nel quarto volume dal titolo Gli spazi e le arti, dove si tratta di territorio, città, architettura, design e arti visive. Il saggio, articolato in cinque capitoli (L’effimero come segnale dei tempi; Sostanze effimere; Effimero urbano; Effimero extraurbano; Effimero digitale), colloca la poetica dell’effimero fra i principali ‘alimenti’ culturali dell’architettura contemporanea. Le relazioni tra il pensiero architettonico e la sfera dell’effimero sono all’origine, infatti, di un complesso repertorio di argomenti e di significative creatività di natura interdisciplinare, generative di multiformi mutazioni spaziali che aprono nuovi scenari elaborativi, ponendo una serie di sfide e di riflessioni strettamente interconnesse con la vita quotidiana. È proprio a partire dal presente che si può direttamente cogliere la trasversalità, la pervasività, il senso delle creazioni effimere contemporanee, esperibili, dal reale al virtuale, nei vari contesti che oggi dominano ogni rappresentazione dello spazio: abitate nella familiare dimensione urbana; attraversate nella sospensione dei nuovi luoghi extraurbani (alcuni dei quali itineranti); fruite nel web.
Cfr. Effimero
2010) M. Unali, Brand strategy projects, exhibition design, concept design. Studio Gentili Associati, è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 34, 2010, pp. 100-103. ISSN 1590-7058 Testo bilingue: italiano e inglese.
M. Unali, Introduzione al saggio Space in modernity: Mies and the limit Lo spazio nel moderno: Mies e il limite di Vincenzo Ariu, pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 34, 2010, p. 63. ISSN 1590-7058 Testo bilingue: italiano e inglese.
2009 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2009) M. Unali (a cura di), New Lineamenta, Edizioni Kappa, Roma 2009. ISBN 9788878909861.
Saggi di Marco Gaiani, Riccardo Migliari, Livio Sacchi, Maurizio Unali.
Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS. Link al sito dell’evento
“New Lineamenta” è un instant book ispirato dagli esiti dell’omonimo progetto multipiattaforma* curato dallo scrivente e svoltosi in forma di “talk-show” con Marco Gaiani, Riccardo Migliari e Livio Sacchi, il 31 marzo 2009 presso la Facoltà di Architettura di Pescara – anticipato e sviluppato nel sito www.rappresentazione.it –, con l’obiettivo di mappare, a distanza di qualche decennio dall’inizio della rivoluzione informatica, lo stato dell’arte della rappresentazione digitale in architettura, per contribuire al processo di storicizzazione e per ipotizzare scenari futuri. Ne deriva un insieme di idee, riferimenti e ricerche – alcune da leggere come inediti work in progress, altre come conferme e rimandi a studi già pubblicati – sullo stato dell’arte della dimensione digitale del disegno di architettura; un racconto fluido e al tempo stesso articolato, composto da naturali diversità di approccio all’argomento, contaminato da argomenti anche trasversali al tema specifico. Il testo si presenta, quindi, sotto una forma “positivamente ibrida”; non sorprende, allora, che il libro non è strutturato in capitoli chiusi, ma è un testo unico, dal carattere consequenziale, che sviluppa il dibattito svolto, aprendosi a successivi esiti.
All’interno della pubblicazione, a cura di M. Unali, si evidenziano i seguenti contributi:
– “New Lineamenta”: introduzione liberamente tratta dal talk-show del 31.03.09, pp. 1-8;
– Criticità (Metodi e tecniche della rappresentazione digitale) (pp. 16-18);
– Gli spazi teorico-operativi della rappresentazione digitale (pp. 58-64).
2009) C. Mezzetti, M. Morlacchi, C. Palestini, L. Sacchi, A. Salucci, P. Tunzi, M. Unali, Rappresentazione dalla formazione alla professione. Università di Chieti-Pescara, Facoltà di Architettura, Dipartimento DSSARR – Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione, in R. Bizzotto, C. Mezzetti, N. Sardo (a cura di), Rappresentazione dalla formazione alla professione. UID – Unione Italiana Disegno, Edizioni Kappa, Roma 2009, pp. 78-82. ISBN: 9788878909526.
Si tratta degli esiti della partecipazione di alcuni docenti di Disegno della Facoltà di Architettura di Pescara (Università degli Studi “G. d’Annunzio) alla Mostra itinerante “Rappresentazione, dalla formazione alla professione”, inaugurata il 2 febbraio 2009 presso la Casa dell’Architettura di Roma. La Mostra, curata da Renata Bizzotto e Carlo Mezzetti, è stata organizzata dall’ U.I.D. (Unione Italiana Disegno) con l’Ordine degli Architetti di Roma.
N.B. Atti della mostra per il trentennale dell’UID (Unione Italiana Disegno) in cui vengono presentate alcune elaborazioni a cura dei docenti dell’area del Disegno del Dipartimento Scienza Storia dell’Architettura Restauro e Rappresentazione, Facoltà di architettura di Pescara (Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara), che sintetizzano alcuni degli esiti didattici e di ricerca. A. Rilievo e Conservazione; B. Ruolo del disegno nella ideazione e nella comunicazione del progetto; C. Analisi e rappresentazione del Territorio e del Paesaggio per la tutela e la valorizzazione.
2009) M. Unali Qual è il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica? / What sort of representation model is used by the IT revolution?, in “Disegnare. Idee, immagini”, n. 38, Gangemi, Roma 2009, pp. 30-39. Rivista in “Classe A”, ISSN 1123-9247. Testo bilingue: italiano e inglese.
A distanza di circa due decenni dalla rivoluzione informatica in architettura, il saggio vuole accelerare il processo di storicizzazione sul ruolo svolto, in tutte le sue molteplici declinazioni, dalla rappresentazione digitale. In particolare, approfondisce l’argomento a partire da una questione più volte trattata dall’autore: qual è il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica? Quali sono gli ambiti teorico-operativi in cui si propone? Qual è il suo “sistema di riferimento”? Quali geometrie per elaborare rappresentazioni da abitare? La rappresentazione digitale è un “metodo” e/o una “tecnica” di visualizzazione? E infine, quale il salto epistemologico generato dalle immagini digitali?
2009) L. Sacchi, M. Unali, The rendering of the contemporary city: virtual and real, è pubblicato in Marco Brizzi e Paola Giaconia, a cura di, Visions. Catalogue of the 9th edition of BEYOND MEDIA, ed. Image, Firenze 2009. pp. 110-113. Testo in lingua iglese. ISBN 978-88-96531-00-6. Cfr. http://www.beyondmedia.it/ Per ampliare l’argomento e per vedere il video elaborato cfr. www.rappresentazione.it/?p=1463
Cfr. Sito dell’Evento
2009) M. Unali, Virtual World, è pubblicato nella rivista internazionale “Compasses. Architecture & Design”, n. 6, 2009, pp. 138-139. Codice Ance E196978 www.compasses.ae/ Testo in lingua inglese. ISSN: 2409-3823. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
2009) M. Unali, Huge Wine Glass, Toyo Ito,
è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 33, 2009, pp. 68-69. Testo in Italiano e in Inglese.
2009) M. Unali, Pedro Cano – “identity in transit” an exhibition at the museum of the baths of diocletian in Rome, è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 33, 2009, pp. 64-67. Testo in Italiano e in Inglese. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
2009) M. Unali, Virtual City. Aesthetics at 72 dpi,è pubblicato in Innovative Design and Construction Technologies. Building complex shapes and beyond / Id&cT09, editor Ingrid Paoletti, ed. Politecnica, Maggioli Editore, Milano 2009. pp. 259-271. Testo in inglese. ISBN:9788838743696. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Il saggio sintetizza il contributo di M. Unali elaborato in occasione del Convegno Internazionale Innovative Design and Construction Technologies. Building complex shapes and beyond / Id&cT09, svoltosi al Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, il 6 e 7 maggio 2009.
2008 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2008) M. Unali (a cura di), Abitare virtuale significa rappresentare, Edizioni Kappa, Roma 2008. ISBN: 978-88-7890-910-6. Postfazione di Livio Sacchi,
Cover di Moreno Gentili. 368 pagine a colori. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Read More
Oltre alla curatela del volume, M. Unali ha elaborato:
– il saggio introduttivo dal titolo Abitare virtuale significa rappresentare, pp. 6-11 (cfr. il Catalogo della Ricerca IRIS);
– e il saggio dal titolo Verso un Atlante della Città Virtuale. Estetiche “a 72 DPI”, pp. 206-257 (cfr. Catalogo della Ricerca IRIS).
Una delle parole chiave per fruire, rilevare e progettare lo spazio digitale è ABITARE. Il ciberspazio, sia nella sua dimensione letteraria, sia in quanto spazio virtuale, è un luogo abitato: da comunità di utenti che si scambiano emozioni in rete, a singole navigazioni di avatar, lo spazio virtuale occupa la nostra esistenza parallelamente a quello reale. Ma abitare lo spazio virtuale significa agire attraverso simulazioni, significa RAPPRESENTARE.
Link a Sito dell’Evento
– Introduzione muintroduzioneabitarepp6e11
– Atlante della Città Virtuale (agg. 2008) unalicaffioatlante
– Giovanni Caffio caffioletturasiti
2008) M. Unali, Between tradition and innovation. Redesign of Don Bruno Falloni Square, Monteiasi, Italy, in “ORIS”, Magazine for architecture and culture, Croatia, year X-53- 2008, pp. 72-77 (www.oris.hr/druga.htm). ISSN: 1331-7571. Una biografia di M. Unali è pubblicata a p. 208. L’articolo è pubblicato in due lingue, inglese e croato.
2008) M. Unali, Note per una nuova didattica della rappresentazione digitale, è pubblicato negli Atti di “Un disegno lungo trenta anni”, quinto Congresso U.I.D, XXX Convegno Internazionale delle Discipline della Rappresentazione, Lerici – Villa Marigola – 2, 3, 4 ottobre 2008, pp. 146-150, printed in Italy, da Graphic Sector s.r.l., Genova 2009. ISBN 88-89738-07-3.
Questo scritto sintetizza l’intervento svolto il 2 ottobre 2008 da M. Unali in occasione del Convegno. L’intervento è stato accompagnato dalla proiezione del video Interfacce 08, regia di M. Unali, visibile all’indirizzo ???????????
2008) M. Unali, Between tradition and innovation. Redesign of Don Bruno Falloni Square, Monteiasi, Italy, in “ORIS”, Magazine for architecture and culture, Croatia, year X-53- 2008, pp. 72-77 (www.oris.hr/druga.htm). ISSN: 1331-7571. Una biografia di M. Unali è pubblicata a p. 208.
L’articolo è pubblicato in due lingue, inglese e croato.
2007 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2007) M. Unali, Lessico famigliare. Il disegno della palazzina romana degli anni ‘60,
in C. Mezzetti, a cura di, Il disegno della palazzina romana, Kappa, Roma 2007, pp. 104-137. ISBN 9788878908321. Cfr. Catalogo Ricerca IRIS.
Il saggio analizza la storia della rappresentazione della palazzina romana degli anni ‘60, nel contesto della storia del disegno dell’architettura italiana del Novecento, evidenziandone particolari valori estetici. Ne emerge un “ritratto di famiglia” in cui, nel tempo e in diversi ruoli, gli architetti romani compaiono tutti, da protagonisti o da semplici cittadini, in un ricordo plurale. Una fotografia di gruppo scattata con l’Instamatic della Kodak dove, tra ingombranti tecnigrafi, pennini ad inchiostro della serie graphos e prime penne a china Rapidograph, rotoli di carta lucida, radex e copie eliografiche, ci si possa riconoscere, per scoprire e raccontare. Riconoscere eccezionali maestri, artisti e seri professionisti (architetti, ingegneri, tecnici, imprenditori) spesso anonimi, che con competenza e passione hanno contribuito a scrivere delle belle pagine di storia dell’abitare; riconoscere anche altri di segno opposto, cattivi maestri che, invece, si sono venduti a facili guadagni, abbandonati in speculazioni e inutili scorciatoie linguistiche, di cui ancora oggi la città mostra le drammatiche conseguenze. Molte delle immagini pubblicate sono inedite.
Per ampliare lo studio cfr.:
– M. Unali, Per un’estetica del disegno della palazzina romana degli anni ‘60, è pubblicato in Metodi e tecniche integrate di rilevamento per la realizzazione di modelli virtuali dell’architettura della città, ricerca COFIN 2004, coordinatore nazionale Mario Docci, Gangemi, Roma 2007, pp. 314-318. ISBN 88-492-1415-4.
Il saggio sintetizza uno dei temi affrontati per la ricerca COFIN 2004, “Metodi e tecniche integrate di rilevamento per la costruzione e fruizione di modelli virtuali 3D dell’architettura e della città” (programma di ricerca coordinato da Mario Docci – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), nell’Unità di Ricerca coordinata da Carlo Mezzetti (Università degli Studi di Chieti “Gabriele d’Annunzio”).
2007) M. Unali ha curato per l’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni TRECCANI le sottoelencate voci per l’opera dal titolo:
“XXI Secolo – Aggiornamento dell’Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti”, diretta dal prof. Tullio Gregory, pubblicata nel 2007. ISBN 9788812000944
I cinque lemmi elaborati sono:
M. Unali, Roma. Architettura e Urbanistica, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti. XXI Secolo. Settima appendice, direttore Tullio Gregory, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2007, pp. 146-147.
Lo scritto sintetizza le principali trasformazioni architettoniche e urbanistiche di Roma successive al 1995. Queste sembrano essere accomunate dalla volontà di sperimentare e verificare idee-guida per le politiche di intervento orientate a modernizzare la città, anche confrontandosi con altre capitali europee. Nel riconoscimento della stratificata storia di Roma e nella consapevolezza del ritardo accumulato nei decenni precedenti, sono emerse proposte e sono state portate a termine realizzazioni che non hanno rappresentato un’ univoca idea di città, ma che hanno attivato un processo di ripensamento critico sull’ idea stessa di modernità urbana. Un dibattito che ha iniziato a dare i suoi frutti dopo la spinta del Giubileo del 2000, alcuni grandi concorsi e l ’adozione del nuovo Piano Regolatore Generale.
– M. Unali, Josef Paul Kleihues, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti. XXI Secolo. Settima appendice, direttore Tullio Gregory, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2007, p. 246.
Lo scritto sintetizza l’opera dell’architetto tedesco, lontano da facili scorciatoie linguistiche e da mode passeggere. Il lavoro di Kleihues può considerarsi per molti aspetti vicino all’architettura italiana: in particolare la sua opera tende verso una sintesi tra le idee di Aldo Rossi sul progetto urbano e l’appassionata ricerca sul dettaglio di Carlo Scarpa. La sua poetica progettuale nel giustapporre l’insegnamento della storia con le esigenze del presente ha generato forme spaziali che sembrano essere tratte da una memoria condivisa, e al tempo stesso si è dimostrata capace di disegnare un futuro.
– M. Unali, Ben van Berkel, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti. XXI Secolo. Settima appendice, direttore Tullio Gregory, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2007, pp. 434-435.
Lo scritto sintetizza l’opera dell’architetto nederlandese, nato a Utrecht (Paesi Bassi) nel 1957. Le teorie e le opere di Ben van Berkel (che traggono ispirazione da diverse esperienze come, per es., la musica, l’arte e l’ingegneria) esercitano un interessante ruolo nella cultura architettonica contemporanea, soprattutto nelle relazioni tra architettura e cultura digitale. Questi progetti si distinguono per essere riusciti a coniugare, tra ricerca e mercato, un originale percorso elaborativo di natura interdisciplinare in cui l’architettura (intesa come “opera aperta”) esplora nuove spazialità. Tra queste, la dimensione digitale appare l’alimento culturale prediletto di molte idee proposte dallo studio olandese.
– M. Unali, Peter Zumthor, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti. XXI Secolo. Settima appendice, direttore Tullio Gregory, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2007, p. 468.
Lo scritto sintetizza l’opera dell’architetto svizzero, apprezzato dalla critica internazionale soprattutto per la semplicità spaziale (disegnata da un poetico uso dei materiali, dalla luce e da sapienti dettagli), per il rigore compositivo, per l’attenzione verso il contesto e verso la memoria. In questa prospettiva la creatività di Zumthor può essere letta in linea di continuità con la migliore tradizione modernista europea.
N.B. Cfr. anche ??????
2007) M. Unali, Digitale (Futuro), in “Parametro”, nn. 270-271, luglio-ottobre 2007, pp. 166-167. ISSN 0031-1731.
2007) M. Unali, Superluoghi per una notte,
in, M. Agnoletto, A. Delpiano, M. Guerzoni, a cura di, La civiltà dei Superluoghi. Notizie dalla metropoli quotidiana, ed. Damiani, Bologna 2007, pp. 173-174. ISBN 9788862080088. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Nell’idea di SUPERLUOGO la poetica dell’effimero svolge un ruolo conformativo determinante, declinando in più modi l’energia potenziale in esso contenuta. Tra queste dimensioni creative, vorrei ricordare solo quella particolare forma di superluogo che s’invera attraverso i grandi eventi multimediali live generati dalla cultura rock; attrattori mediatici coinvolgenti, che sollecitano e liberano i nostri sensi attraverso un linguaggio universale. Tra musica, arte e architettura, dentro le regole della “produzione industriale” e attraverso il potere dei media, questi superluoghi sono fra i più popolari spazi di intrattenimento di massa dei nostri tempi, momenti che si ripetono come riti arcaici che uniscono comunità e rinnovano il valore della leggenda. Questi superluoghi, in quanto Happening Pop contemporanei, si attuano in varie location: dalla città storica – esaltando le naturali doti scenografiche degli spazi, che diventano set – alle sue periferie. Sono progettualità che propongono e sperimentano un potente “effetto morphing”, capace di svelare inaspettate e improvvise ri-configurazioni ambientali che ampliano il tradizionale rapporto tra luogo ed evento, tra la dimensione permanente dello spazio urbano e la sua risemantizzazione in senso effimero. In questo scenario l’idea dell’architettura come un organismo capace di modificare lo spazio è contaminata dal tempo. È il tempo dell’evento, nella sua inesorabile scansione, che sembra mettere in discussione l’antica regola della “durabilità” – illusione di “permanenza” che è propria dell’idea stessa di architettura nella tradizione storica –, incrinando la solidità della firmitas classica. È un progetto che ricerca anche un universale bisogno di ludicità in cui, come nelle poetiche immagini degli Archigram, Archizoom o di Superstudio, l’Homo ludens vive liberamente trasformando l’uso dello spazio e del tempo. Sensazioni fuggevoli che si tramandano attraverso il ricordo, rappresentazioni che modificano, nello spazio-tempo dell’azione, brani di città, luoghi presenti o, viceversa, estranei al nostro paesaggio quotidiano, che diventano, così, SUPERLUOGHI PER UNA NOTTE!
2007) M. Unali, Rappresentare l’evento. Show design, tra architettura e cultura rock. Macchine sceniche itineranti, è pubblicato in C. Mezzetti, a cura di, Intersezioni diSegni, Kappa, Roma 2007, pp. 296-314. ISBN 9788878907911
… ….
N.B. Cfr. temi simili sul Rock Show Design: M. Unali, Rappresentare significa Connettere. Il caso del Rock Show Design (2020).
2006 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2006) M. Unali (a cura di), Lo spazio digitale dell’architettura italiana. Idee, ricerche, scuole, mappa, Kappa, Roma 2006. Volume di 256 pp. a colori. ISBN: 978-88-7890-764-5. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
Catalogo della Mostra internazionale “Lo spazio digitale dell’architettura italiana”, a cura di Maurizio Unali (direttore scientifico e artistico), svoltasi nell’ambito di ArteScienza ’06, Casa dell’Architettura, 18 maggio – 11 giugno 2006, Roma.
Questa pubblicazione sintetizza gli esiti di una ricerca che è confluita nella Mostra internazionale “Lo spazio digitale dell’architettura italiana”, a cura di M. Unali (direttore scientifico e artistico), svoltasi nell’ambito di ArteScienza ‘06.
ArteScienza è il festival biennale di arte, scienza e cultura contemporanea, promosso e co-prodotto dal Centro Ricerche Musicali-CRM di Roma (che ne cura la direzione artistica e l’organizzazione), dal Goethe-Institut in Rom, dal Centro per l’Arte e la Tecnologia dei Media ZKM di Karlsruhe, dall’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e dalla Casa dell’Architettura di Roma. Il tema complessivo dell’edizione ‘06 del festival è lo Spazio deformato, nelle sue infinite declinazioni e possibilità creative, tra arte e scienza, tra immaginazione e realtà, tra architettura e performance multimediale.
Il principale obiettivo della mostra Lo spazio digitale dell’architettura italiana (curata da M. Unali) è la rappresentazione, la sperimentazione, l’approfondimento e la divulgazione di alcuni aspetti dello spazio elaborativo Made in Italy, generato dall’incontro e dal dialogo tra la cultura architettonica italiana e la cultura digitale, nei vari aspetti multidisciplinari che ne derivano. In questo ampio paesaggio culturale, tra arte e scienza, la mostra tratteggia alcune forme dello spazio digitale dell’architettura italiana, nel panorama globale del fenomeno e nei vari aspetti locali. Attraverso il “medium mostra” l’obiettivo è soprattutto quello di innescare processi conoscitivi e creativi. Processi critico-ideativi tesi, da un lato, a sviluppare una mappa dello stato dell’arte (comunicare le idee dei protagonisti, esplorare gli studi e le ricerche elaborate e in corso, documentare il lavoro delle scuole), dall’altro, a stimolare ulteriori approfondimenti, promuovere opere, alimentare il dibattito e ipotizzare scenari futuri.
In particolare, nella stessa pubblicazione, a cura di M. Unali, vedi i seguenti saggi:
– Introduzione alla Mostra “Lo spazio digitale dell’architettura italiana”, nell’ambito di “ArteScienza ’06, pp. 8-17.
– Rappresentare lo spazio digitale dell’architettura italiana, pp. 54-69.
– Videointerviste, pp. 72-91.
– Metamorfosi: videoproiezioni, a cura di L. Sacchi e M. Unali, pp. 130-147.
Cfr. sito della Mostra …
2006) M. Unali ha curato per il D.A.I. (Dizionario Architettonico Italiano)
la voce Effimero, pubblicata in
La Città Nuova. Italia-y-2026. Invito a VEMA.
Padiglione Italiano alla 10. Mostra Internazionale di Architettura,
a cura di Franco Purini, Nicola Marzot e Livio Sacchi,
ed. Compositori, Bologna 2006, pp. 358-359.
Nello stesso volume M.U. fa parte del repertorio selezionato nel Dizionario Biografico Illustrato (p. 494). ISBN: 887794524-9
2005) M. Unali, La Città Virtuale. Rappresentazione/conformazione del progetto utopico nello spazio digitale, in AA.VV., Dalle città ideali alla città virtuale. Viaggio nel mondo fantastico del Disegno dell’utopia, a cura di Carlo Mezzetti, ed. Kappa, Roma 2005, pp. 381-399. ISBN: 88-7890-737-5
Nello stesso volume ha curato anche la sezione 7, dal titolo La Città Virtuale, pp. 381-467. cittavirtuale381unali.
Il saggio tratta delle varie declinazioni del disegno delle città virtuali in rete. Si vuole riflettere sul tema della “virtualizzazione dell’architettura contemporanea”, uno degli argomenti centrali della ricerca. In particolare, le relazioni tra architettura e virtualità (di origine digitale) – nel contesto dello spazio culturale della rappresentazione – offrono interessanti spunti di riflessione e aprono nuovi scenari elaborativi in cui poter anche ripensare allo storico rapporto tra disegno e arhitettura. La virtualità è qui intesa e studiata soprattutto come aspetto teorico-operativo proprio del medium digitale di rappresentazione che, tende ad assumere un ruolo conformativo. Nelle più interessanti sperimentazioni della virtualità, elaborate all’interno del prolifero laboratorio offerto dalle relazioni tra architettura e tecnocultura digitale, la rappresentazione, alleggerita dal peso meramente “strumentale per”, è il luogo del progetto, è libero pensiero; innesca, verifica e sperimenta nuovi processi creativi che introducono idee per ripensare alle modalità di conformazione dell’architettura, rilanciando, così, anche la pratica del progetto utopico. Ecco che i termini e le espressioni come città ideale, città virtuale, disegno, utopia, attraverso i processi creativi di virtualizzazione ampliati e introdotti dalla tecnocultura digitale, trovano ulteriori significati, segnando una nuova tappa evolutiva del pensiero architettonico e delle sue rappresentazioni. Dobbiamo inoltre ricordare che la virtualità può essere studiata nel contesto del sistema delle rappresentazioni visive della nostra civiltà a partire dalle sue radici storiche e nella nuova riproposizione del tema dell’utopia, oggi, per molti aspetti, assimilabile a quello di virtualità di natura digitale. Facciamo riferimento, in particolare, all’elaborazione di nuove dimensioni e configurazioni dello spazio, ovvero alla rappresentazione contemporanea della Città Ideale: la Città Virtuale. Da queste note emergono i primi obiettivi dello studio, incentrato sull’analisi dell’idea di rappresentazione della Città Virtuale, nel contesto evolutivo del progetto utopico dell’architettura nello spazio digitale. La Città Virtuale offre, infatti, l’occasione per continuare a riflettere sui nuovi scenari aperti dall’incontro e dal dialogo tra l’arte e la scienza della rappresentazione architettonica e la metatecnologia informatica, nel più ampio territorio del Disegno dell’Utopia, pluridisciplinare e antico ambiente elaborativo in cui visualizzare ed esplorare sogni e progetti. Attraverso lo studio dell’idea di Città Virtuale entriamo, quindi, in una delle dimensioni più affascinanti, ma anche più controverse, dello spazio culturale contemporaneo. Sia in quanto ambiente elaborabile ed esperibile attraverso tecnologie digitali, sia come paesaggio culturale che attiene all’intelletto, il tema offre molteplici spunti, interessando diverse discipline.
2005) M. Unali, La rappresentazione come forma dell’abitare mondi virtuali,
in Metodologie innovative integrate per il rilevamento dell’architettura e dell’ambiente, ricerca COFIN 2002 – programma di ricerca coordinato da Mario Docci -, a cura di T. Fiorucci, ed. Gangemi, Roma 2005, pp. 287-293.
Numero ISBN: 884920778-6
2005) M. Unali, Rappresentare eventi. La riviera di Motesilvano, in
La riva perduta. Piano di monitoraggio e di riqualificazione delle fasce costiere italiane, a cura di Roberto de Rubertis, Officina, Roma 2005, pp. 193-197.
Il volume – realizzato con il finanziamento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, MIUR – raccoglie gli esiti della ricerca nazionale PRIN “Piano di monitoraggio e di riqualificazione delle fasce costiere italiane”, condotta negli anni 2002,2003, 2004 da cinque sedi universitarie coordinate da Roberto de Rubertis. M. Unali ha partecipato alla ricerca coordinata da Livio Sacchi (Facoltà di Architettura di Pescara) per la costa abruzzese e molisana.
2004) M. Unali, www.architettura.unich.it,
è pubblicato nella rivista “Piano Progetto Città”, nn. 22-23, Sala editori, Pescara 2004, p. 182. ISNN 2037-6820
Si tratta di un breve articolo che sintetizza l’idea di rappresentazione scelta per disegnare l’interfaccia Web della Facoltà di Architettura di Pescara: spazio digitale – dedicato agli studenti, ai docenti e al personale tutto della facoltà – progettato come luogo dello scambio di informazioni e come laboratorio multimediale in cui elaborare idee. L’informazione, attualizzata dalla struttura dell’interfaccia caratterizzata da un fluido impalcato iconico, è reperibile attraverso semplici pulsanti di navigazione che consentono di accedere alle aree tematiche principali e a quelle secondarie di supporto. La struttura del sito è concepita per una fruizione in cui l’aspetto ludico e partecipativo, tipico dei media digitali, è parte attiva del progetto. La spazio multimediale configurato stimola l’interazione degli utenti fornendo anche la possibilità di personalizzare l’interfaccia.
2004) M. Unali, Arti & Architettura 1900 – 2000. Genova Palazzo Ducale e itinerario in città, in “il Progetto”, n. 22, dicembre 2004, pp. 38-39. ISNN 1590-7058.
L’articolo descrive alcune delle idee suggerite dalla mostra-evento genovese, che raccoglie e rappresenta gli sconfinamenti e gli intrecci condotti dagli artisti nell’ambito dell’architettura e quelli degli architetti nelle arti. È la rappresentazione visiva dell’arte e dell’architettura di un secolo, una straordinaria avventura delle idee che vede all’opera artisti e architetti: da Malevich a Tatlin, da Antonio Sant’Elia a Fortunato Depero, da Ludwig Mies van der Rohe a Piet Mondrian, da Fritz Lang a Ridley Scott, da Le Corbusier a Frederick Kiesler, da Constant a Jean Dubuffet, da Frank Gehry a Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen. Idee in forma di immagini che scorrono in parallelo: progetti accomunati da un collettivo sforzo creativo di modificazione e rappresentazione della realtà, che la mostra, attraverso dipinti, disegni, modelli, sculture, fotografie, film, allestimenti effimeri, ecc., ben rappresenta e mette in scena.
2004) M. Unali, Guillermo Vazquez Consuegra. Galata Museo del Mare,
è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 22, dicembre 2004, pp. 14-17. ISNN 1590-7058.
L’articolo descrive il nuovo volto del “Galata”, ridisegnato dall’architetto spagnolo Guillermo Vazquez Consuegra.
Il Galata, un’antica costruzione della fine del XVI secolo situata nella Darsena di Genova, ritorna così ad essere uno dei simboli della città, divenendo il “contenitore” di una delle maggiori strutture in Europa dedicate al mare e alla storia della navigazione.
2004) M. Unali, Spazio digitale: disegno = progetto, è pubblicato negli Atti del XXVI Convegno Internazionale delle Discipline della Rappresentazione, Lerici, 14/16 ottobre 2004.
Il saggio riassume l’intervento di M.U. elaborato nell’ambito della 7° Sessione del Convegno – dal titolo Disegno e Progetto (coordinata da M. Docci e L. Sacchi) – e riflette sulle potenzialità rappresentativo-conformative dello spazio digitale: disegno = progetto = costruzione.
In sintesi il saggio affronta quelle relazioni tra architettura e tecno-cultura digitale che attualizzano l’argomento, generando ulteriori conformazioni che tendono a ridurre (fino ad annullare) la tradizionale dicotomia di “ordine analogico” tra Disegno e Progetto (disegno e architettura, disegno e costruzione …). Tali argomenti sono stati relazionati anche con il concetto albertiano di lineamenta (disegno/progetto).
Continuando a riflettere sul tema, emerge inoltre che il “ritmo/processo” della rappresentazione digitale (dall’elaborazione in real time alla sua percezione interattiva) non permette dilatazioni temporali come invece accade (nella dimensione reale), ad esempio, tra l’idea e la sua realizzazione materica. In altre parole, il pensiero e l’azione, nella dimensione digitale, possono essere rappresentazioni di un solo “corpo che sente”.
2004) M. Unali, Metamorph. La biennale di Kurt Forster,
editoriale per la rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 21, settembre 2004. ISNN 1590-7058.
2004) M. Unali, Rappresentazione digitale e nuovi linguaggi della virtualità architettonica, in AA.VV., Virtual designer. Richiesta e offerta sul piano formativo, a cura di D. Borra, Testo & Immagine, Torino 2004 pp. 27-31. ISBN ???????
Il libro raccoglie gli Atti atti della Tavola Rotonda “La figura del Virtual Designer: richiesta e offerta sul piano formativo”, svoltasi al Centro Congressi “Torino Incontra” nell’ambito di Virtuality 2003, organizzata da MIMOS (movimento italiano modellazione e simulazione) il 4 novembre 2003.
Il saggio riassume l’intervento di M.U. svolto nell’ambito di tale incontro di studio.
2003 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2003) L. Sacchi e M. Unali (a cura di), Architettura e cultura digitale, Skira, Milano 2003. ISBN: 88-8491-408-6. Pp. 245 a colori.
Nella stessa pubblicazione vedi, di M. Unali:
– Saggio introduttivo per “Architettura e cultura digitale”, L. Sacchi e M. Unali, pp. 6-11.
– M. Unali, Spazio Indicibile, nella sezione “Post script”, p. 218-245. Il saggio illustra un insieme articolato di idee e riferimenti sullo “stato dell’arte” della frontiera tecnologica e della dimensione digitale del progetto di architettura e delle sue rappresentazioni, di cui si illustrano statuti comunicativi, potenzialità espressive e applicazioni, mostrandone limiti e delineandone gli scenari evolutivi.
Fra le recensioni: “l’A – News”, Settimanale del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, 11, 13.3.2003; G. Amodio, in “Op.. Cit., Selezione della critica d’arte contemporanea”, n. 117, maggio 2003, pp. 54-57; M. Bruzzone, in “Area”, n. 69, luglio-agosto 2003, p. 186 .
Fra le presentazioni del volume: “Architettura, Design e cultura digitale”, conferenza di L. Sacchi e M. Unali, nell’ambito del ciclo Arte e Scienza della Rappresentazione, “Riflessioni sul Disegno” a cura del Dottorato di Ricerca in Disegno e Metodi di Sviluppo Prodotto e della Facoltà di Design del Politecnico di Milano. Milano, 11 novembre 2003.
2003) I seguenti saggi di M. Unali sono pubblicati in
AA.VV., Il Disegno dell’architettura italiana nel XX secolo,
a cura di C. Mezzetti, ed. Kappa, Roma 2003:
Numero ISBN: 88-7890-518-6
Cap. 1. Il disegno accademico (pp. 65-75);
Cap. 3. Il disegno della scuola romana degli anni Venti: analisi di un linguaggio (pp. 109-147);
Apparati. 1993: dodici interviste sul disegno dell’architettura (pp. 276-321).
2003) M. Unali, Specie di Immagini, in AA.VV., Lo Sguardo Denigrato. Ruolo dell’osservatore nell’era della rappresentazione digitale, a cura di Agostino De Rosa, ed. Il Poligrafo, Padova 2003, pp. 399-405.
Il libro raccoglie gli Atti del Seminario di Studi “Lo Sguardo Denigrato. Ruolo dell’osservatore nell’era della rappresentazione digitale”, organizzao dal Dipartimento di Progettazione Architettonica, IUAV, Venezia, 30-31 ottobre 2003.
Il saggio propone lo studio di una nuova specie di immagini – forme spaziali interattive e modelli conformativi multimediali generati dalle relazioni tra cultura visiva e nuove tecnologie – soffermandosi su quali nuovi scenari si stiano delineando per l’osservatore nell’era della rappresentazione digitale. È il passaggio dalla visione all’azione, dall’immagine prefigurata metricamente ed esteticamente del processo visivo analogico – una rappresentazione lineare fermata nello spazio e nel tempo di una vista in cui l’osservatore è l’unico autore e regista della narrazione -, all’immagine fluida e interattiva, conformata nel tempo e nello spazio dell’ambiente digitale, in cui l’osservatore può, di volta in volta, scegliere il proprio ruolo e agire. Queste considerazioni portano poi l’autore a teorizzare nuove vie di ricerca, soprattutto nel versante della pluri-visualizzazione interattiva dei modelli in real time.
2003) M. Unali, L’ideologia della dematerializzazione. L’immagine del reale,
è pubblicato in AA.VV., Gli strumenti di conoscenza per il progetto di restauro, coordinamento scientifico Mario Docci, ed. Gangemi, Roma 2003, pp. 366-369.
Il libro raccoglie gli Atti del Seminario Internazionale di Studi “Gli strumenti di conoscenza per il progetto di restauro”, (responsabili scientifici Mario Docci, Emma Mandelli) organizzato dal Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, con la partecipazione del Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, svoltosi a Valmontone (Roma) nei giorni 9/10/11 settembre 1999.
2003) M. Unali, Rappresentazione versus Virtualizzazione,
è pubblicato in “Architettura, Comunità e Partecipazione: quale linguaggio? Problemi e prospettive nell’era della Rete”, a cura di , Alessandro Giangrande, Elena Mortola, ed. Aracne, Roma 2003, pp. 140-143.
Il libro raccoglie gli Atti del Seminario Internazionale “Architettura, Comunità e Partecipazione: quale linguaggio? Problemi e prospettive nell’era della Rete”, organizzato dall’Università degli Studi Roma Tre, Facoltà di Architettura, Dipartimento di Progettazione e Scienze dell’Architettura, Master in Progettazione Interattiva Sostenibile e Multimedialità, svoltosi a Roma il 4 e 5 aprile 2002.
2003) M. Unali, Network Tower,
è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 17, settembre 2003, pp. 36-39.
2003) M. Unali, Geometria descrittiva e tecno-cultura digitale: rappresentazione/conformazione in real time,
è pubblicata nei “Documenti preliminari”, a cura di T. Fiorucci, ed. Gangemi, Roma 2003, pp. 149-150, del Seminario “L’insegnamento della geometria descrittiva nell’era dell’informatica”, coordinato da Mario Docci (responsabile scientifico) e Laura De Carlo, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di rilievo analisi e disegno dell’ambiente e dell’architettura (radaar), svoltosi nella prima Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni”, Roma 23-24 maggio 2003.
È in corso di pubblicazione negli atti del Seminario il saggio in versione estesa.
L’articolo riflette sulle relazioni generate dall’incontro tra disegno (nell’accezione albertiana di lineamenta) e tecno-cultura digitale, individuando nella rappresentazione/conformazione in real time una delle più significative dimensioni espressive della condizione contemporanea.
Da questa prima considerazione derivano una serie di questioni, teoriche e operative, che stanno profondamente modificato la ricerca e la didattica nel settore della rappresentazione architettonica. Soprattutto nel settore degli studi sulla prospettiva.
2003) M. Unali, Texture in laterizio: note sul rilievo di quattro esempi della Roma rinascimentale, in “Rilievo e analisi morfologico-descrittiva dei paramenti murari e dei componenti edilizi in architettura”, a cura di C. Mezzetti, Kappa, Roma 2003, pp.75-80 e pp.158-160 (schede dei paramenti rilevati).
Il volume raccogli gli esiti della ricerca M.U.R.S.T. (cofinanziamento anno 1998 prot. 9808264207.008) “Il rilievo scientifico come strumento di conoscenza dell’architettura e della città” (programma generale coordinato dal prof. Mario Docci – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), nell’Unità di Ricerca coordinata dal prof. Carlo Mezzetti (Università degli Studi di Chieti “Gabriele d’Annunzio”) dal titolo “Rilievo e analisi morfologica descrittiva dei paramenti murari e dei componenti edilizi in architettura”.
Numero ISBN: 88-7890-504-6.
Textura, in latino tessitura, texture in inglese struttura o trama, è un termine che, se riferito all’architettura, indica le caratteristiche visive e quindi percettive delle superfici, siano esse fisiche, cioè realizzate, siano esse disegnate, cioè progettate. L’impatto figurativo dei pattern tessiturali è un tema noto, ma senza entrare nel merito del dibattito storico sull’argomento, il saggio tratta in termini di “annotazioni”, soprattutto il rilievo delle cortine murarie in laterizio, e più precisamente il disegno e la rappresentazione dell’immagine di parti significative delle facciate in laterizio di quattro opere del Cinquecento romano:
– la villa della Farnesina (1506-1520) di Baldassarre Peruzzi;
– il Palazzo dei Conservatori (1563/1568) nella piazza del Campidoglio (Michelangelo);
– il Collegio Romano (1582-1584) di Bartolomeo Ammannati (e Giuseppe Valeriano);
– il prospetto su via Caetani di Palazzo Mattei di Giove (1598-1613) progettato da Carlo Maderno.
2003) Mario Sasso; G. Salimei, M. Unali, Media Tower. Videoinstallazione “Le città continue”, Prospettive Edizioni Roma 2003.
L’iniziativa, promossa congiuntamente dall’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e dall’Archivio Arte Contemporanea Crispolti Associazione Culturale Roma, mira ad ottenere proposte culturali liberamente innovative e stimolanti per una riflessione sulla qualificazione e l’uso di Piazza Augusto Imperatore in Roma, ed insieme intende ampliare il dibattito sul tema della collaborazione Artisti-Architetti nell’ottica dell’unione Arte-Architettura quale punto di forza per raggiungere un’alta qualità di “definizione plastico-visiva” ambientale e funzionale dello spazio del vissuto urbano.
2002 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2002) M. Unali, Il rilievo delle Cappelle Mastrogiudice e Correale di Terranova, nella Chiesa di S. Anna dei Lombardi in Monteoliveto a Napoli, in “Quaestio. Studi e ricerche per il disegno e la documentazione dei beni culturali”, n. 2, settembre 1999, Kappa, Roma, pp. 49-64. Finito di stampare nel mese di dicembre 2002.
Il saggio, pubblicato nella sezione della rivista dedicata al Rilievo, riepiloga l’esperienza compiuta da M. Unali nel 1999 per il rilevamento integrato delle Cappelle dell’Annunciazione e Mastrogiudice, nella Chiesa di S. Anna dei Lombardi in Monteoliveto a Napoli. Sul processo di rilevamento cfr. anche il volume sul “Complesso monastico di Monteoliveto” (a cura di C. Cundari, Gangemi, Roma 1999.
2002) M. Unali, Scultura versus Architettura. Alberto Timossi: urban pipes,
è pubblicato nella rivista “Spazio architettura”, n. 56 (n. 13 nuova serie), giugno 2002, pp. 48-53.
L’articolo, partendo dall’opera dello sculture Alberto Timossi, si interroga sui rapporti tra scultura e architettura alla luce delle trasformazioni culturali derivanti dalla rivoluzione digitale.
2001) M. Unali, Architettura in pixel, è pubblicato nella rivista di Architettura “XY dimensioni del disegno”, Architectura ficta, Officina, gennaio-dicembre 2001, nn. 41-43, pp. 16-28.
Il saggio, in continuità con la ricerca pubblicata in “Pixel di architettura” (Kappa, Roma 2001), riflette sulle relazioni tra architettura e cultura digitale, ed è stato presentato in occasione di: “Professione infografico. Nuove interfacce tra il computer e gli ambiti differenziati della professionalità”, Seminario di Studi coordinato da Adriana Soletti, organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Sezione IDeA dell’Università degli Studi Perugia, Facoltà di Ingegneria, svoltosi a Perugia il 5 ottobre 2001.
2002) M. Unali, Occhi chiusi aperti. Padiglione Esprit Nouveau, Bologna 2001, in “il Progetto”, n. 11, gennaio 2002, p. 31.
2002) M. Unali, Pinta l’ dì. Spazi visivi contemporanei, in “il Progetto”, n. 12, aprile 2002, pp. 26-29.
2002) M. Unali, Zaha Hadid, opere e progetti, in “il Progetto”, n. 13, settembre 2002, pp. 62-64.
2002) M. Unali, Paesaggi Contemporanei; Play, in L. Molinari, a cura di, 50. La nuova architettura italiana. Due generazioni a confronto, Federico Motta editore, Milano 2002, pp. 206-209. ISBN 8871793404. Testo italiano e inglese, volume di 240 pagine a colori, formato 32 x 32 cm
Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS
Il volume raccoglie gli esiti della mostra organizzata da Aid’a “50 nuova architettura italiana. Due generazioni a confronto” che ha toccato molte città europee tra cui:
– Haus der Architektur, Graz, 18 gennaio-28 febbraio 2002;
– 14 Marzo 2002, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
2001 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2001) M. Unali, La ricomposizione del puzzle. Note sulla componente progettuale del rilevare, è pubblicato in AA.VV., EMERGENZA?RILIEVO. Applicazioni di metodi operativi al rilievo per la valorizzazione e il restauro dei Beni Architettonici e Ambientali, ed. Kappa, Roma 2001, pp. 60-68. ISBN 88-7890-407-4
Il saggio affronta, attraverso la metafora “dell’arte del puzzle”, i processi progettuali innescati dal rilevamento e dalla rappresentazione, nel caso della documentazione allegata ai concorsi di architettura.
2001) Progetti in Mostra (Livio Sacchi, Maurizio Unali), è pubblicato in Architettura e/è Arte, a cura di Massimo Locci, ed. Prospettive, Roma 2001, pp. 94-95.
La pubblicazione raccoglie gli esiti della Mostra Architettura e/è Arte, organizzata dall’Ordine degli Architetti di Roma e provincia con il patrocinio di: Ministero Beni e Attività Culturali; Assessorato alla Cultura Spettacolo Sport e Turismo della Regione Lazio; Assessorato alle Politiche del Territorio del Comune di Roma. Roma, Foro Italico 9-16 luglio 2001. Un confronto tra artisti e architetti di varie generazioni a testimonianza di un legame, di uno scambio tra le ricerche delle due discipline.
Il lavoro pubblicato espone alcune ricerche progettuali comuni, condivise da Livio Sacchi + T-Studio + Maurizio Unali.
2001) Maurizio Unali, Pixel di architettura, Kappa, Roma 2001. ISBN: 88-7890-425-2
Prefazione di Livio Sacchi, Cover di Cristiano Pintaldi.
Libro (125 pp. a colori) + CD-Rom.
Un progetto multipiattaforma sulla rappresentazione digitale dell’architettura e del design alle soglie del nuovo millennio.
La pubblicazione, composta da un libro e da un CD-Rom, attraverso testi, immagini (iniziando da quella di copertina firmata da Cristiano Pintaldi) e video, affronta il tema della rappresentazione e conformazione del progetto di architettura nell’era digitale. Il libro, introdotto da un saggio di Livio Sacchi – in cui si delinea un ampio e aggiornato panorama delle più avanzate ricerche nel settore dell’architettura digitale -, è composto da due parti.
La prima – “Sperimentazioni digitali” – presenta alcuni progetti che offrono all’autore l’opportunità di esprimere pensieri sull’idea di architettura e sul suo rinnovato valore comunicativo, in relazione alla realtà tecno-informatica contemporanea. Riflettendo sul suo lavoro di architetto e di docente della rappresentazione, egli avvia un processo di concettualizzazione in cui risultano chiari i riferimenti alle idee di Maldonado, McLuhan, de Kerckhove, Bettetini, Vattimo, Lévy, ai lavori di Eisenman, Novak e di tanti altri.
La seconda parte – “La rappresentazione nell’epoca dei media digitali” – è composta da 19 saggi imperniati sull’analisi del rapporto tra rappresentazione del progetto e cultura digitale, sulle nuove espressività figurative, sui diversi modi di elaborare immagini, sull’influenza del computer nella percezione, nell’ideazione e nella didattica, e ancora sul valore della simulazione e sulle potenzialità processuali, sul senso del tempo e dello spazio. Nuove strade da percorrere attraverso la tecnologia informatica per soddisfare la progettualità e ampliare la conoscenza e lo scambio di informazioni in rete.
Il CD-Rom presenta immagini, testi, video, animazioni, morphing, VRML e suoni composti in un ipertesto che consente una navigazione interattiva sulle sperimentazioni digitali rappresentate in sintesi nelle pagine del libro. È un viaggio all’interno di mondi possibili, dove la figurazione tende a dare certezza dei concetti espressi precedentemente e il suono avvalora la comunicazione ipertestuale, insieme al colore e alle forme 3D in movimento.
Nel suo complesso la pubblicazione offre un aggiornato “stato dell’arte” sui rapporti tra “cultura digitale” e architettura, che evidenzia le tendenze verso le quali si proietta la ricerca progettuale attuale.
PLAY # 1. Sei blob in cerca di autore. Videogame fra ricerca e didattica che consente di comporre e percepire paesaggi architettonici e spazialità a partire da immagini fisse, parole e suoni. Idea di M. Unali (regia) con G. Salimei (e altri), presentata nell’ambito delle attività culturali della Biennale di Venezia 2000. Cfr. M. Unali, Pixel di architettura, Kappa, Roma 2001, pp. 30-35.
PAESAGGI CONTEMPORANEI. Videogame fra ricerca e didattica che mette in scena spazialità architettoniche ispirate all’opera di Marcel Duchamp. Idea di M. Unali (regia) e altri, presentata nell’ambito delle attività culturali della Biennale di Venezia 2000. Cfr. M. Unali, Pixel di architettura, Kappa, Roma 2001, pp. 20-29.
2001) C. Mezzetti, M. Unali, Università degli Studi di “G. d’Annunzio” di Chieti, Facoltà di Architettura di Pescara, Area della Rappresentazione, Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione, Kappa Roma 2001.
Si tratta degli esiti della partecipazione dei docenti di Disegno della Facoltà di Architettura di Pescara alla pubblicazione che raccoglie la trentennale evoluzione didattico-scientifica delle discipline dell’area della rappresentazione nelle diverse Facoltà di Architettura e Ingegneria italiane.
?????) M. Unali e altri … trenta anni di disegno … inserire
2000 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
2000) M. Unali, PAESAGGI CONTEMPORANEI, è pubblicato nella rivista “XY dimensioni del disegno”, ed. Officina, nn. 38-40, gennaio-dicembre 2000, pp. 106-111.
Il saggio evidenzia la struttura comunicativa ed espressiva del progetto Paesaggi contemporanei, presentato da M.U. nell’ambito delle attività culturali della Biennale di Architettura 2000. Paesaggi contemporanei è una rappresentazione digitale, concepita come un “work in progress”, che mette in scena spazialità architettoniche ispirate all’opera di Marcel Duchamp Nu descendant un escalier n. 2, dipinto nel 1912. Si tratta di un racconto digitale espresso in forma di “metafora architettonica”. La rappresentazione, composta da elaborati fissi e animati, è finalizzata alla ricerca di poetiche progettuali contemporanee riferite ad atmosfere proprie della cultura delle avanguardie artistiche del primo Novecento. Il progetto è stato elaborato applicando la “logica” e la tecnologia digitale ad un’immagine di partenza, il dipinto di Duchamp, che appartiene “all’era della macchina”, ma che contiene, in nuce, alcuni degli aspetti che oggi connotano lo spazio contemporaneo.
2000) M. Unali, La comunicazione del progetto d’architettura,
è pubblicato in AAVV, Atti del Convegno “La normazione nella rappresentazione dell’edilizia”, coordinamento scientifico C. Cundari, promosso dal Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e dall’Uni, Roma 22-24 settembre 1994, Kappa, Roma 2000, pp. 414-418.
L’argomento trattato si inserisce nel dibattito sul tema “Architettura come Comunicazione”. In particolare il saggio si sofferma sui significati di cui è medium il “segno grafico” dei disegni dell’architettura. I codici di rappresentazione propri del linguaggio con cui esprimiamo e comunichiamo l’architettura, sono indagati – attraverso degli esempi – anche nei loro significati iconici e simbolici.
2000) M. Unali, Rappresentazione e comunicazione. Entelechia del disegno dell’architettura, è pubblicato in AAVV, Atti del Convegno su “Il Rilievo dei Beni Architettonici per la Conservazione” (Napoli 15/17 aprile 1999), a cura di Cesare Cundari e Laura Carnevali, Kappa, Roma 2000, pp. 429-433.
Il saggio, dopo aver ricordato il significato di termini e concetti come rappresentazione, immagine, virtuale/reale, progetto/rilievo, simbolico/iconico, evidenzia l’importanza dell’ermeneusi del disegno dell’architettura introducendo il concetto filosofico di entelechia.
2000) M. Unali, Il disegno di progetto dell’architettura. La rappresentazione delle idee: la “Scuola romana” negli anni Venti, è pubblicato in AAVV, Quaderno del Dottorato di Ricerca in Disegno e Rilievo del Patrimonio Edilizio, coordinamento scientifico C. Cundari, ed. Kappa, Roma 2000, pp. 179-188.
Il saggio sintetizza alcune conclusioni della tesi di Dottorato svolta nel triennio 1990-93. In particolare si sofferma sul ruolo che il disegno di progetto occupa nel linguaggio grafico dell’architetto negli anni Venti.
2000) M. Unali, Creatività digitale. Disegni di progetto nell’era della dematerializzazione, in AAVV, La rappresentazione dell’architettura. Storia, metodi, immagini, a cura di C. Mezzetti, Kappa, Roma 2000, pp. 201-222.
Il saggio analizza le modalità comunicative del progetto d’architettura in relazione ai messaggi della nostra epoca elettronica, descrivendo i nuovi modelli rappresentativi legati alla dimensione creativa digitale.
2000) M. Unali, Bernard Tschumi. Alfred Lerner Hall, è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 6, gennaio 2000, pp. 18 – 19.
Nella stessa rivista ha pubblicato una sintesi della propria ricerca progettuale in Gerico, p. 73.
2000) M. Unali, Berger + Parkkinen. Il complesso delle ambasciate a Berlino,
è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 8, ottobre 2000, pp. 26-29.
2000) M. Unali, Architettura della luce. L’immagine della città,
è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 8, ottobre 2000, pp. 46-47.
2001) International design competition. Il ponte dei congressi. Un ponte carrabile sul Tevere.
Ha curato e coordinato (in gruppo) per il Comune di Roma, ufficio Concorsi di Architettura, la redazione e la pubblicazione del Bando (vol. primo, dicembre 1999) e della Documentazione alla Seconda Fase (vol. secondo, giugno 2000) del Concorso internazionale di progettazione Il ponte dei congressi. Un ponte carrabile sul Tevere, pubblicato a cura della rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”.
Parte del lavoro è stato anche pubblicato in: “Ponte dei Congressi. Un ponte carrabile sul Tevere”, U.C.A. Cataloghi di Architettura (collana a cura di Francesco R. Ghio), Comune di Roma, ed. Alinea, Firenze 2001.
In particolare, nel volume “Documentazione alla Seconda Fase (vol. secondo, giugno 2000) del Concorso internazionale di progettazione Il ponte dei congressi. Un ponte carrabile sul Tevere”, ha curato i seguenti saggi:
– I ponti sul Tevere: un itinerario da nord a sud di Roma (pp. 54-66);
– L’area del concorso e il contesto urbano (pp.67-74);
– I quartieri e le emergenze architettoniche (pp. 75-85);
– Le principali trasformazioni in corso (pp.86-101);
– La mobilità esistente e prevista (pp. 102-113;
– Descrizione e uso dell’area di concorso (pp.114-116).
Ha inoltre coordinato (in gruppo) la rappresentazione dell’area del Concorso (cfr. pp. 28-33 e cd-rom allegato al volume).
1999 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
1999) M. Unali, I progetti di riuso come icone della “civiltà delle macchine”,
è pubblicato in AAVV, EMERGENZA RILIEVO. Applicazioni di metodi operativi al rilievo per la valorizzazione e il restauro dei beni architettonici e ambientali, ed. Kappa, Roma 1999, pp. 47-57.
Il saggio affronta il tema dell’archeologia industriale e dell’architettura industriale, riferito al progetto di architettura. Affermando che l’architettura dell’età elettronica che stiamo vivendo nasce anche da questa eredità, ed è anche dai resti di questa che trae energia e spunti creativi, il testo analizza orientamenti e filosofie contemporanee d’intervento, illustrando alcuni tra i più avanzati progetti di recupero e riuso degli insediamenti di archeologia industriale a livello nazionale e internazionale.
1999) M. Unali ha scritto per l“Enciclopedia di Roma. Dalle origini all’anno Duemila”, curata dall’editore Franco Maria Ricci, 27 “biografie” di Architetti e Ingegneri che hanno operato a Roma nel Novecento.
Queste 27 “Voci” sono pubblicate in AA.VV., a cura di C. Napoleone, Enciclopedia di Roma. Dalle origini all’anno Duemila, ed. FMR (Franco Maria Ricci), Milano 1999. ISBN 8821609464. Cfr. Catalogo della Ricerca IRIS.
I ventisette autori descritti sono:
Pietro ASCHIERI (1889-1952); Ernesto BASILE (1857-1932); Cesare BAZZANI (1873-1939); Armando BRASINI (1879-1965); Michele BUSIRI VICI (1894-1981); Guglielmo CALDERINI (1837-1916); Mario DE RENZI (1897-1967); Angelo Di CASTRO (1901-1989); Volfango FRANKL (1907-1994); Gustavo GIOVANNONI (1873-1947); Adalberto LIBERA (1903-1963); Amedeo LUCCICHENTI (1907- 1963); Angiolo MAZZONI (1894-1979); Vincenzo MONACO (1911-1969); Eugenio MONTUORI (1907-1982); Riccardo MORANDI (1902-1989); Luigi MORETTI (1906-1973); Saverio MURATORI (1910-1973); Pier Luigi NERVI (1891-1979); Marcello PIACENTINI (1881-1960); Pio PIACENTINI (1846-1928); Luigi PICCINATO (1899-1983); Ludovico QUARONI (1911-1987); Gaetano RAPISARDI (1893-1988); Mario RIDOLFI (1904-1984); Maurizio SACRIPANTI (1916 – 1996); Manfredo TAFURI (1935 – 1994).
In un unico volume di più di 1000 pagine, composto da oltre 6000 Voci e 600 illustrazioni a colori, l’editore Franco Maria Ricci ha voluto rappresentare la città di Roma attraverso la storia della sua cultura rappresentata da 130 studiosi.
Fra le presentazioni dell’Opera, si ricordano gli eventi allestiti presso la libreria FMR in via del Babuino a Roma il 29 novembre e presso l’Ambasciata di Francia a Palazzo Farnese, con G. Andreotti, F. Rutelli e F. Strinati, Roma 30 novembre 1999.
1999) M. Unali, La fortezza di Osoppo. Progetto di Pierluigi Grandinetti,
è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 5, luglio 1999, pp. 40-43.
1999) M. Unali nel 1999 ha progettato e pubblicato in rete www.lineamenta.it un laboratorio in rete sul DISEGNO di ARCHITETTURA, fra RICERCA e DIDATTICA, dedicato alla comunicazione e sperimentazione di nuovi modelli semantici per rappresentare l’Abitare Virtuale. Read More
M. Unali nel 1999 ha progettato e pubblicato con L. Sacchi il sito Web www.rappresentazione.it, dedicato alla ricerca e alla didattica nel settore della comunicazione visiva dell’architettura. Oggi il sito è stato chiuso.
1998 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
1998) M. Unali, Il progetto per il recupero ambientale di una cava di calcare,
è pubblicato nella rivista “Quarry and Construction”, n. 4, aprile 1998, pp. 7-18.
1998) M. Unali,
Frank O. Gehry, Working models for One Times Square, New York 1997 (pp. 14-17);
Architettura a tempo (pp. 52-53),
sono pubblicati nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 2, gennaio 1998.
In questo articolo sono proposti alcuni temi e progetti sulla cosiddetta “architettura effimera”. In particolare vengono proposte al lettore alcune opere di architettura dedicate alla rappresentazione dell’evento (musicale, teatrale, commerciale, politico ecc.).
1998) M. Unali, Architettura a tempo, rivista “IL PROGETTO”, 1998.
1998) M. Unali, COOP HIMMELB(L)AU, come le nuvole. Wolf D. Prix e Helmut Swiczinsky, è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 3, giugno 1998, pp. 30-33..
1998) M. Unali, Günter Domenig, Stadtteather Klagenfurt, è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n.4, dicembre 1998, pp. 34-37.
1998) L. Sacchi, M. Unali, Concorso internazionale di progettazione del Centro Congressi Italia nel quartiere EUR di Roma, indetto dal Comune di Roma e dall’Ente EUR, 1998.
Si tratta della pubblicazione del progetto presentato (in gruppo) nel 1998 per il Concorso internazionale di progettazione del Centro Congressi Italia nel quartiere EUR di Roma, indetto dal Comune di Roma e dall’Ente EUR. Il progetto è stato Selezionato.
1997 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
1997) M. Unali nel giugno del 1997 è tra i fondatori della Rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “Il Progetto” e fa parte del comitato editoriale. Cfr. Wikipedia
“Il Progetto” è una rivista che si occupa di architettura, arte, comunicazione e design, i campi disciplinari prescelti per indagare il contemporaneo, con un’attenzione particolare alla sperimentazione e all’innovazione (tratto da Wikipedia).
1997) M. Unali, Il rilievo dei prospetti attraverso l’elaborazione informatica di immagini fotografiche, Edizioni del Grifo Lecce 1997.
All’interno del volume il testo il rilievo dei prospetti attraverso l’elaborazione informatica di immagini fotografiche, analizza invece la metodica di rilevamento indiretto di prospetti attraverso la fotogrammetria architettonica. Il volume è stato presentato nel corso della Giornata di Studi dedicata a “Chieti Città d’arte e di cultura”, che si è tenuta a Chieti il 31 maggio 1997.
1997) M. Unali, Comprendere, misurare, rappresentare. Dalla misura del reale al modello virtuale, è pubblicato in AAVV, Algoritmi e procedure informatiche per il rilievo dell’architettura: esperienze a confronto, a cura di P. Albisinni, Atti dell’Incontro di Studio organizzato dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti, Facoltà di Architettura di Pescara, Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura e Restauro, svoltosi a Pescara il 22 aprile 1997, Fratelli Palombi Editori, Roma 1997, pp. 13-18.
Il significato del termine rilevare suggerisce e impone molteplici riflessioni, alcune appartenenti alla teoria e alla prassi operativa propria della disciplina, altre inerenti al valore e al significato dell’atto conoscitivo insito in ogni forma di esplorazione e rappresentazione del reale.
Il saggio affronta questo argomento analizzando le valenze culturali e scientifiche insite nel processo conoscitivo della realtà e delle successive riduzioni in termini di sua rappresentazione. I quesiti e le argomentazione che pone l’intervento sono puntate nella direzione di capire il quadro generale di riferimento rispetto al quale collocare e attribuire “significato” ad alcuni strumenti, e nel caso specifico quelli informatici, di supporto alla conoscenza e rappresentazione del reale.
1997) M. Unali, Il disegno di progetto nella teoria e nella pratica rinascimentale. Alcuni spunti per un tema attuale, in AA.VV., Il disegno di progetto. Dalle origini a tutto il XVIII secolo, coordinamento scientifico M. Docci, Atti del Convegno organizzato dal Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (Roma, 22-24 aprile 1993), Gangemi ed., Roma 1997, pp. 109-113.
Il saggio esamina il ruolo del disegno di progetto nel Rinascimento, considerato periodo fondamentale della storia della rappresentazione, dapprima illustrando i principali aspetti teorici, e poi, attraverso la “lettura” di alcuni significativi disegni di progetto, evidenzia il valore della rappresentazione architettonica nella prassi operativa del periodo.
1997) I seguenti contributi, redatti da M. Unali e C. Baldoni, sono pubblicati in Integrazione della Matematica e del Disegno, Atti e resoconti della ricerca a cura di C. Cundari, Ministero della Pubblica Istruzione, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo, Roma 1997:
Dalle trasformazioni geometriche ai reticoli (pp. 75-94);
Le trasformazioni geometriche nell’analisi architettonica: la Rotonda di Andrea Palladio (pp. 181-190);
Le trasformazioni geometriche nell’analisi architettonica: i Collegi di G. De Carlo a Urbino – dall’alloggio all’unità residenziale (pp. 191-204);
Le trasformazioni geometriche nell’analisi architettonica: i Collegi di G. De Carlo a Urbino – dall’unità residenziale al collegio (pp. 205-216);
Le trasformazioni geometriche per la progettazione architettonica: alloggio per studenti (pp. 217-228);
Le trasformazioni geometriche per la progettazione architettonica: aggregazione di unità residenziali (pp. 229-238).
Il tema che unisce questi saggi è la Geometria come “strumento” ordinatore della forma. In tutti i procedimenti di genesi morfologica illustrati e descritti nei 6 saggi si studiano le trasformazioni geometriche come un importante anello di congiunzione tra il Disegno, la Matematica e l’Informatica. Ne deriva una riflessione sul ruolo della geometria come medium rappresentativo e conformativo del progetto..
1997) I saggi di M. Unali,
– Percezione e Rappresentazione dello spazio urbano: note sulla ricerca e sulla mostra documentaria della città di Chieti;
– Il rilievo dei prospetti attraverso l’elaborazione informatica di immagini fotografiche;
sono pubblicati in C. Robotti, a cura di, Chieti città d’arte e di cultura, edizioni del Grifo, Lecce 1997, pp. 271-289.
All’interno del volume, a cura di C. Robotti, il testo Percezione e Rappresentazione dello spazio urbano: note sulla ricerca e sulla mostra documentaria della città di Chieti, analizza il tema della percezione e della rappresentazione architettonica in generale e quelle della città di Chieti in particolare, e ne delinea una fenomenologia. Il testo Il rilievo dei prospetti attraverso l’elaborazione informatica di immagini fotografiche, analizza invece la metodica di rilevamento indiretto di prospetti attraverso la fotogrammetria architettonica. Il volume è stato presentato nel corso della Giornata di Studi dedicata a “Chieti Città d’arte e di cultura”, che si è tenuta a Chieti il 31 maggio 1997.
1997) M. Unali, A proposito di modernità e tradizione, è pubblicato nella rivista “Ecclesia. Arte, architettura e comunicazione”, n. 9, febbraio – marzo 1997, pp. 34-41.
Il saggio, partendo dagli esiti del concorso internazionale a inviti per “50 Chiese per Roma 2000”, vinto da Richard Meier nel 1996, riflette in termini di “contemporaneità” sui vari aspetti del disegno dell’architettura religiosa, ricercando connessioni e differenze con il dibattito sull’argomento che ha caratterizzato la scena dell’architettura italiana dagli anni Trenta fino agli anni Cinquanta.
1997) M. Unali, Rileggendo l’opera di Fischer von Erlach,
è pubblicato nella rivista “Ecclesia. Arte, architettura e comunicazione”, n. 10, aprile – maggio 1997. pp. 42-45..
1997) M. Unali, Sverre Fehn, il disegno e la costruzione, è pubblicato nella rivista “Ecclesia. Arte, architettura e comunicazione”, n. 11, giugno – luglio 1997. pp. 37-41.
Il saggio analizza l’opera dell’architetto norvegese, vincitore del prestigioso premio Pritzker ‘97, attraverso i rapporti tra disegno e costruzione.
Sverre Fehn, tra i massimi esponenti dell’architettura espositiva del Novecento, si segnala per il rigore coerente del suo linguaggio e per la particolare ricerca sui fondamenti umanistici ed etici del progetto.
1997) M. Unali, Chiese lignee medievali in Norvegia, è pubblicato nella rivista “Ecclesia. Arte, architettura e comunicazione”, n. 13, ottobre-novembre 1997, pp. 23-29..
1997) M. Unali, Richard Meier a Phoenix, è pubblicato nella rivista trimestrale di Architettura, Arte, Comunicazione, Design “il Progetto”, n. 1, luglio 1997, pp. 14-17.
1996 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
1996) Maurizio Unali, Il disegno per il progetto dell’architettura, Kappa, Roma 1996. ISBN: 88-7890-200-4. Presentazione di C. Cundari. Pp. 112, b/n. In copertina disegni di Alvaro Siza Vieira.
Gli argomenti trattati nel libro introducono allo studio del disegno dell’architettura e, nello specifico, del disegno di progetto, con l’obiettivo di fornire un primo approccio conoscitivo all’argomento, finalizzato, fondamentalmente, alla comprensione, in forma ordinata, del significato e del valore che il disegno assume nell’attività teorica e nella prassi operativa del progettista.
Indice: Presentazione di C. Cundari, Introduzione di M. U.
1. Il disegno. 2. Il disegno per il progettista. 3. Il disegno dell’architettura: un chiarimento sui termini. 3.1. Il disegno architettonico. 4. Il disegno di progetto. 4.1. Lo schizzo. 4.2. Il disegno per il progetto di massima. 4.3. Il disegno per il progetto esecutivo. 4.4. Il disegno per l’opera realizzata. Problemi di gestione e manutenzione del progetto realizzato. 5. Rapporto tra idea e mezzo espressivo: dall’idea alla sua realizzazione. 6. La rappresentazione del progetto: norme e convenzioni grafiche. 7. Alcune considerazioni sull’uso dell’informatica per la redazione dei disegni di progetto. Glossario e Bibliografia.
1996) Il Disegno:
La rappresentazione di un’idea di città. Il progetto di concorso per la sistemazione del litorale di Castelfusano (Roma) 1933-34, di Adalberto Libera,
e l’intervento (in collaborazione) dal titolo Un metodo di indagine e di narrazione dell’iconografia urbana del moderno, sono pubblicati in AA.VV., Il rilievo del Moderno: caratteri di riconoscibilità della forma urbana, Flaccovio ed., Palermo 1996, pp. 240-241. Atti dello Stage di Rappresentazione dell’architettura (responsabile scientifico prof. Rosalia La Franca) svoltosi a Gibellina dal 22 al 29 maggio 1994, organizzato dall’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Rappresentazione.
1996) Fra le recensioni di eventi e mostre scritte da M. Unali, si segnalano:
– la Manifestazione Imagina ’96, in “Seminari, convegni, mostre” della rivista Disegnare. Idee, immagini”, n. 12, 1996, p. 89.
– la Mostra La Fabbrica di Roma. Piani e progetti per il rinnovamento urbano, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 26 luglio – 26 agosto 1996, in “Seminari, convegni, mostre” della rivista “Disegnare. Idee, immagini”, n. 13, 1996, pp. 92-93.
1996) M. Unali e altri, Chieti: lettura grafica di alcuni ambiti storici finalizzata alla conoscenza per la documentazione e la conservazione, è pubblicato negli Atti del XVIII Convegno Internazionale dei Docenti della Rappresentazione nelle Facoltà di Architettura e di Ingegneria, dal titolo “Obiettivo sulla città. Estetica e degrado” (Lerici 19-21 settembre 1996).
1995/1994 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
1995) I seguenti saggi di M. Unali:
– Mostra dell’attività didattica del V, VI e VII ciclo del Dottorato in “Disegno e Rilievo del Patrimonio edilizio” – in collaborazione – (pp. 79-83);
– Il dottorato in Disegno (pp. 93-94);
sono pubblicati in C. Cundari, a cura di, AA.VV., Il Disegno per le Facoltà di Ingegneria, a cura di C. Cundari, Gangemi, Roma 1995.
Ha inoltre curato, in collaborazione, la redazione del volume.
1995) M. Unali ha scritto la recensione alla mostra Ridolfi e Frankl. L’edificio per i nuovi uffici comunali a Terni. Mostra di disegni esecutivi, tenutasi a Pescara nella Facoltà di Architettura dal 7 al 21 giugno 1995, è pubblicata nella sezione “Seminari, convegni, mostre” della rivista Disegnare. Idee, immagini”, n. 9/10, 1995, p. 115.
1994) I seguenti saggi di M. Unali:
– Il rilievo fotografico (pp. 89-92);
– Il rilievo fotogrammetrico (pp. 105-110);
sono pubblicati in AA.VV., La chiesa dei Miracoli della Madonna del Segno a Podol’sk, Mosca, a cura di C. Cundari e G. M. Jacobitti, Gangemi, Roma 1994. Ha inoltre curato, in collaborazione, la redazione del volume.
I due saggi riflettono sui molteplici ruoli che la fotografia svolge nel processo di rilevamento architettonico, come documentazione dello stato di fatto dell’opera, come ausilio nelle varie fasi operative, ma anche come metodica autonoma di rilevamento.
In particolare, il saggio Il rilievo fotogrammetrico, espone i criteri e gli esiti del processo di rilevamento fotogrammetrico adottati per la La chiesa dei Miracoli della Madonna del Segno a Podol’sk, Mosca.
Alcune schermate del rilevamento fotogrammetrico elaborato nel Dipartimento di Disegno della Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza”.
1994) M. Unali, La documentazione fotografica: l’archivio fotografico e fotogrammetrico, in AA.VV., Rilievo degli Appartamenti Papali in Castel Sant’Angelo (con il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, dell’Ufficio Centrale per i Beni A.A.A.A.S., del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, del Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Gangemi ed., Roma 1994, pp. 35-38.
Il volume raccoglie gli esiti della ricerca di rilievo e della Mostra (coordinata da C. Cundari) sul tema.
M.U. ha inoltre curato la redazione del volume e, in collaborazione, la documentazione fotografica e la Mostra.
Il saggio, attraverso l’esposizione del sistema documentario adottato per il rilevamento fotografico di Castel Sant’Angelo, affronta il tema della fotografia di architettura come uno dei modi per “leggere” e rappresentare, anche “tematicamente”, un organismo architettonico.
1994) M. Unali, Il disegno per la conservazione del patrimonio architettonico
(in collaborazione), è pubblicato (in edizione fuori commercio) nel settembre 1994 per le edizioni Kappa di Roma e inserito nel Registro Pubblico Generale delle Opere Protette il 13 maggio 1994.
La pubblicazione riassume gli esiti della ricerca sulla “Didattica del Disegno” per la redazione di Otto Pacchetti formativi per i docenti di Disegno negli Istituti Tecnici per Geometri e negli Istituti Tecnici Industriali spec. Edilizia, commissionati al Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università “La Sapienza” di Roma (responsabile prof. C. Cundari) dalla Direzione Generale per l’Istruzione Tecnica del Ministero della Pubblica Istruzione a partire dal dicembre 1990.
In particolare il volume (n. 7) Il disegno per la conservazione del patrimonio architettonico si propone di porre l’attenzione sulle interrelazioni tra il disegno e la didattica relativa al patrimonio architettonico, chiarendo come sia proprio tale disciplina a potere e dovere esercitare un ruolo centrale in quello che costituisce uno degli aspetti fondamentali nella formazione culturale del cittadino.
1993/1992 /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
1993) M. Unali, Il disegno di progetto dell’architettura. La rappresentazione delle idee: la “Scuola romana” negli anni Venti, 1993 (2 volumi, 2 tavole allegate). Tesi di Dottorato di ricerca in “Disegno e Rilievo del Patrimonio Edilizio”, V ciclo Coordinatore: prof. Cesare Cundari.
Sede amministrativa: Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Sedi consorziate: Università di Cassino, facoltà di Ingegneria; Università de L’Aquila, facoltà di Ingegneria; Università di Napoli, facoltà di Ingegneria; Università di Trieste, facoltà di Ingegneria.
N.B. Cfr. ?????????????
1993/1992) Fra le recensioni scritte da M. Unali, si segnalano:
– il resoconto alla Mostra e al Seminario didattico Il disegno nelle Facoltà di Ingegneria, Roma Chiostro e Sala Convegni di S. Pietro in Vincoli 22-27 novembre 1993, è pubblicato nella sezione “Seminari, convegni, mostre” della rivista “Disegnare. Idee, immagini”, n. 7, 1993, pp. 88-89.
– la recensione alla Mostra dal titolo Francesco di Giorgio Martini e il Rinascimento a Siena 1450-1500, Siena, Chiesa di Sant’Agostino, 25 aprile – 31 luglio 1993, è pubblicata nella sezione “Seminari, convegni, mostre” della rivista “Disegnare. Idee, immagini”, n. 6, 1993, pp. 89-90.
– il resoconto sul Convegno Disegnare Perugia. Sui tracciati della storia. Perugia, 4 dicembre 1992, è pubblicato nella sezione “Seminari, convegni, mostre” della rivista “Disegnare. Idee, immagini”, n. 5, 1992, pp. 87-88.
1992) M. Unali, Un’esperienza di fotogrammetria tra la documentazione storico-cartografica e il rilievo diretto,
è pubblicato in AA.VV., L’immagine nel rilievo, Atti dell’incontro di Studio organizzato dal Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (Roma, 20-22 febbraio 1989), a cura di C. Cundari, Gangemi ed., Roma 1992, pp. 346-357.
Ha collaborato, inoltre, alla redazione del volume.
Il saggio illustra un’esperienza completa di rilevamento fotogrammetrico riferita a due isolati di Piazza Navona. Si descrive la fase della documentazione storico-cartografica, quella del rilievo fotogrammetrico (dal progetto di presa alla ripresa) e quella dell’utilizzazione delle prese, con alcuni esempi di restituzione, sia di tipo grafico diretto, sia di tipo analitico.
1991/1990 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
1991) I saggi di M. Unali:
– Cartografia urbana: rappresentazione convenzionale di aggregati urbani storici secondo la normativa Uni 7310 – 74 (in collaborazione, pp. 77-78);
– La restituzione grafica diretta. Fotogrammetria a fotogramma singolo (pp.101-109);
sono pubblicati in AA.VV., Piazza Navona. Immagine tra ricerca e didattica,
“Quaderni del Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza”, serie Studi e Ricerche (collana diretta da Cesare Cundari), n. 3, ed. Kappa, Roma 1991, pp. 101-109, pp. 77-78.
M. Unali ha collaborato, inoltre, alla redazione del volume.
All’interno della pubblicazione, il saggio La restituzione grafica diretta. Fotogrammetria a fotogramma singolo, illustra alcune metodiche di rilevamento fotogrammetrico e si sofferma sui principali procedimenti grafici restitutivi.
Il saggio Cartografia urbana: rappresentazione convenzionale di aggregati urbani storici secondo la normativa Uni 7310 – 74, analizza gli esiti applicativi della norma Uni, relativamente al rilievo campione dell’isolato Pamphilj a Piazza Navona a Roma.
1990) M. Unali, Roma nell’Ottocento: dalla città immaginata alla città realizzata, in AA.VV., Disegno e immagine della città nell’Ottocento, Atti del Convegno (Trieste, 28-30 giugno 1990), pubblicato a cura dell’Istituto di Disegno, Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Trieste, pp. 621-630.
1990) M. Unali, La chiesa e la piazza di S. Giovanni Bosco al Tuscolano,
è pubblicato in “DOSSIER di urbanistica e cultura del territorio”,
Maggioli, n. 10, aprile-giugno 1990, pp. 58-81.
Il saggio, partendo dagli esiti della ricerca svolta per la tesi di laurea, analizza le vicende storiche e progettuali che hanno disegnato il quartiere del Don Bosco al Tuscolano a Roma, soffermandosi, in particolare, sull’emblematico progetto della piazza e della chiesa, opera degli anni ’50 di Gaetano Rapisardi. Nel saggio sono stati pubblicati, inoltre, alcuni disegni di progetto inediti di G. Rapisardi e parte del rilevamento architettonico-urbano dell’area.
N.B. Per approfondire l’argomento cfr.: ??????
1989 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
Maurizio Unali ha redatto (in collaborazione) 19 schede di documentazione sul tema “Il tipo residenziale a corte. Esempi italiani e stranieri degli ultimi trent’anni”, pubblicate nel “Quaderno n. 1 – Settore Tipologico”, dal titolo “Il tipo residenziale a corte”, a cura di Marta Calzolaretti, Luigi Gazzola, P. Giambartolomei, L. Quaroni, R. Valli, Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana, Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza”, marzo 1989, pp. 13-32.
0000 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////