Virtual City

La Città Virtuale e l’Architettura Digitale.
Modelli Semantici, fra Rilievo e Progetto.

Keywords: Virtual World; Virtual City; Mappe Concettuali; Videogiochi; Tecno-culture; Rappresentazione Digitale; Rappresentazione e Conformazione; Simulazione; Immateriale.

Le ricerche che si presentano sono sintetizzate nelle pubblicazioni svolte. Per approfondire cfr. il Catalogo della Ricerca IRIS, o la sezione “Pubblicazioni” (nel sito).

Si ricorda, inoltre, che l’attività di ricerca di Maurizio Unali è stata svolta soprattutto a livello universitario:
– dal 1989 al 1995, presso il Dipartimento di Rappresentazione e Rilievo dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
– dal luglio 1995 al 2012, presso il Dipartimento di Scienze, Storia dell’Architettura, Restauro e Rappresentazione, della Facoltà di Architettura di Pescara, Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti;
– dal 2012 presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara.

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ATLAS OF VIRTUAL CITY. ABITARE VIRTUALE SIGNIFICA RAPPRESENTARE

Il progetto multipiattaforma Atlas of Virtual City / Atlante dell’Abitare Virtuale è un articolato studio che – fra ricerca e didattica – esplora, rileva e sperimenta alcune delle molteplici declinazioni del disegno della città virtuale contemporanea; mondi fertili e ispiranti, centro di molte aggiornate espressioni tecnoculturali, laboratori interdisciplinari di idee dove elaborare conoscenze e visualizzare “Città Nuove” per il Ventunesimo secolo; progetti che ampliano le forme dell’abitare, ponendo lo sguardo sul futuro della città, in un periodo che sembra evidenziare la crisi dell’esperienza urbana.

Cfr. Storia dell’Abitare Virtuale: dal Cyberspace a Second Life fino al Metaverso di Facebook e oltre

Cfr. Atlas of the Virtaul City 2021-2022

 

 

 

 

 

 


Cfr. AtlasOfTheVirtualCity (2014)

M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale. Il Disegno della Città Virtuale,  fra Ricerca e Didattica, ed. Gangemi (link), Roma 2014.


ATLAS OF VIRTUAL CITY rel. 2014

È l’ultimo esito del progetto multipiattaforma Atlas of Virtual City / Atlante dell’Abitare Virtuale, da considerare come sintesi della ricerca al 2014.

  • M. Unali, Atlante dell’Abitare Virtuale. Il Disegno della Città Virtuale,  fra Ricerca e Didattica, ed. Gangemi (link), Roma 2014.
    Per approfondire cfr. AtlasOfTheVirtualCity

Abitare Virtuale significa Rappresentare / Rendering As Virtual Living (2008). Rappresentazione è Conformazione              Read More

La ricerca (2006-2008) approfondisce ed espone l’argomento-tesi principale della ricerca motivando perché “abitare virtuale significa rappresentare”.
Una delle parole chiave per fruire, rilevare e progettare lo spazio digitale è ABITARE. Il ciberspazio, sia nella sua dimensione letteraria, sia in quanto spazio virtuale, è un luogo abitato: da comunità di utenti che si scambiano emozioni in rete, a singole navigazioni di avatar, lo spazio virtuale occupa la nostra esistenza parallelamente a quello reale. Ma abitare lo spazio virtuale significa agire attraverso simulazioni, significa RAPPRESENTARE.
In particolare, si entra nel vivo dell’argomento elaborando un primo Atlante della Città Virtuale che,  insieme ad una serie di interessanti approfondimenti tematici elaborati da vari autori, compone un insieme organico di riflessioni sull’idea di città virtuale.
Gli esiti di questa fase della ricerca sono pubblicata in:
– M. Unali (a cura di),  Abitare virtuale significa rappresentare, ed. Kappa, Roma 2008 (cfr. indice).               Read More


Questa fase della ricerca è stata ampliata da altre iniziativa fra cui:

 

  • SPOT ON SCHOOLS ’09.  THE RENDERING OF THE CONTEMPORARY CITY: VIRTUAL AND REAL, edited by L. Sacchi, M. Unali (cfr. anche il video) Read More   

 

 

 

 

  • Workshop a cura di L. Sacchi e M. Unali in:
    Immaginare, comunicare, interagire, Corso d’eccellenza per dottorandi, Torino 2009.         Read More      
  • Virtual World, a cura di M. Unali in: “Compasses. Architecture & Design”, n. 6, 2009 Read More; Innovative Design and Construction Technologies. Building complex shapes and beyond / Id&cT09editor Ingrid Paoletti, ed. Politecnica, Milano 2009.

DALLA CITTA’ IDEALE ALLA CITTA’ VIRTUALE / FROM IDEAL CITY TO VIRTUAL CITY  (2005).        Read More

La ricerca (2002-2005) esplora il tema della città virtuale nei suoi aspetti generali (basic) descrivendo il fenomeno in continuità storica con l’idea di città ideale, di progetto utopico, visionario, radicale, affrontando poi argomenti come il ciberspazio ed estendendo lo studio all’arte elettronica, alle scenografie del cinema e ai paesaggi della letteratura. Gli esiti di questa prima fase della ricerca sono stati pubblicati in: La Città Virtuale, a cura di M. Unali, in AA.VV., Dalle città ideali alla città virtuale. Viaggio nel mondo fantastico del Disegno dell’utopia, a cura di C. Mezzetti, ed. Kappa, Roma 2005.

Questa fase della ricerca è stata ampliata da altre iniziativa fra cui:
– M. Unali, Digitale (Futuro), in “Parametro”, n. 270-271, luglio-ottobre 2007.

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ARCHITETTURA E TECNOCULTURA DIGITALE

L’obiettivo principale della ricerca è lo studio dei rapporti tra l’architettura e la tecnocultura digitale; macrotema affascinante e controverso peraltro presente, a diversi livelli, in tutte le ricerche qui presentate.
Come la rivoluzione informatica, fenomeno pervasivo e trasversale, ha modificato il pensiero e l’operatività architettonica? E quali i suoi effetti sulla rappresentazione e conformazione dell’architettura?
Il fenomeno dell’interattività e il concetto di ipersuperficie, così diffusi all’interno della cultura digitale, assieme all’ampliamento delle nostre facoltà sensoriali, potenziate dalla realtà tecno-informatica, come stanno modificando la creatività e la sfera progettuale?
Nella didattica, in che misura la diffusione nelle scuole d’architettura di hardware, software e internet accelera e aiuta l’apprendimento e la circolazione delle idee?
Il ciberspazio, questo nuovo possibile modello di “spazio ideale” – dove acquisisce un diverso valore anche il senso fisico della gravità che caratterizza il nostro reale -, integrando molti dei media precedenti, come modifica la nostra concezione del mondo e le categorie di spazio e di tempo? Fino a che punto, in architettura, esso determina e influenza le nostre azioni, o la stessa nozione di realtà? Quanto il medium utilizzato incide in termini di trasformazione di pensiero negli scenari del processo progettuale contemporaneo? E poi, in che modo le innovazioni comunicative hanno modificato i “modelli espressivi” dell’architettura?


ARCHITETTURA E TECNOCULTURA DIGITALE / ARCHITECTURE AND DIGITAL CULTURE  (2003).          Read More

La ricerca analizza i rapporti fra architettura e tecno-cultura digitale attraverso il pensiero di alcuni specialisti di settore, chiamati ad esporre il loro aggiornato punto di vista critico.
Livio Sacchi e Maurizio Unali (a cura di), Architettura e cultura digitale, ed. Skira, Milano 2003. Read More 

La ricerca entra nel vivo dell’argomento analizzando i rapporti fra architettura e tecnocultura digitale attraverso il pensiero di alcuni specialisti di settore, chiamati ad esporre il loro aggiornato punto di vista critico.
Gli esiti di questo studio sono pubblicati in:
Livio Sacchi e Maurizio Unali (a cura di), Architettura e cultura digitale, ed. Skira, Milano 2003.

I saggi raccolti, scritti da autori italiani e stranieri fra i più attenti a quanto accade sulla scena contemporanea internazionale, propongono al lettore ricerche, riflessioni e provocazioni, su alcuni dei tanti temi in evoluzione nel fluido e complesso territorio della cultura architettonica digitale. Un insieme articolato di idee e riferimenti sullo “stato dell’arte” della frontiera tecnologica e della dimensione digitale del progetto di architettura, di cui si illustrano statuti comunicativi, potenzialità espressive e applicazioni, mostrandone limiti e delineandone gli scenari evolutivi. Read More

sistemare:

sistemare …


La ricerca è stata attualizzata in:
– M. Unali, Architettura e tecnocultura “post” digitale. Verso una storia, in “Op. Cit.” rivista quadrimestrale di selezione della critica d’arte contemporanea”, diretta da Renato De Fusco, n. 164, gennaio 2019, pp. 5-21, ISSN 0030-3305.
Cfr. https://e.issuu.com/anonymous-embed.html?u=opcit&d=opcit_164

 

 


Lo Spazio Digitale dell’Architettura Italiana / The Italian Digital Space  (2006).              Read More

La ricerca è rappresentata dalla MOSTRA
Lo spazio digitale dell’architettura italiana, idee, ricerche, scuole, mappa
a cura di M. Unali (direttore scientifico e artistico), svoltasi nell’ambito di ArteScienza ’06. ArteScienza è il festival biennale di arte, scienza e cultura contemporanea, promosso e co-prodotto dal Centro Ricerche Musicali-CRM di Roma (che ne cura la direzione artistica e l’organizzazione), dal Goethe-Institut in Rom, dal Centro per l’Arte e la Tecnologia dei Media ZKM di Karlsruhe, dall’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e dalla Casa dell’Architettura di Roma. Il tema complessivo dell’edizione ‘06 del festival è lo Spazio deformato, nelle sue infinite declinazioni e possibilità creative, tra arte e scienza, tra immaginazione e realtà, tra architettura e performance multimediale.
Gli esiti della ricerca sono pubblicati in: M. Unali (a cura di), Lo spazio digitale dell’architettura italiana. Idee, ricerche, scuole, mappa, ed. Kappa, Roma 2006  Read More

 


NEW LINEAMENTA (2008-2009)
Qual è il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica? What sort of representation model is used by the IT revolution?           Read More
A distanza di qualche decennio dall’inizio della rivoluzione informatica in architettura, l’obiettivo della ricerca è quello di riflettere sullo stato dell’arte della rappresentazione digitale, per contribuire al processo di storicizzazione e per ipotizzare scenari futuri. Le domande che ci siamo posti sono: qual è il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica? Quali sono gli ambiti teorico-operativi in cui si propone? Qual è il suo “sistema di riferimento”? Quali geometrie per elaborare rappresentazioni da abitare? La rappresentazione digitale è un “metodo” o una “tecnica” di visualizzazione? E infine, quale il salto epistemologico generato dalle immagini digitali alle soglie del “Web semantico”?

La ricerca è articolata in due parti principali:

La prima parte della ricerca è sintetizzata da un evento multipiattaforma curato da M. Unali e svoltosi il 31 marzo 2009 in forma di “talk-show” con Marco Gaiani (Alma Mater Studiorum Università di Bologna), Riccardo Migliari (“Sapienza” Università di Roma) e Livio Sacchi (Università degli Studi “G. d’Annunzio”, Chieti-Pescara) presso la Facoltà di Architettura di Pescara  anticipato e sviluppato in rete , con l’obiettivo di mappare, a distanza di qualche decennio dall’inizio della rivoluzione informatica, lo stato dell’arte della rappresentazione digitale in architettura e nel design, per contribuire al processo di storicizzazione e per ipotizzare scenari futuri esplora.
Hanno partecipato:
– Scuola Superiore “G. d’Annunzio”, sezione di Scienze dell’Ingegneria e dell’Architettura, Dottorato in Storia, Conservazione e Rappresentazione dell’Architettura;
– Dipartimento DSSARR – Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara;
– Scuola Nazionale di Dottorato in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo;
– Collegio dei Docenti del Dottorato in Storia, Conservazione e Rappresentazione dell’Architettura.
Tra gli altri, oltre ai dottorandi, dottori di ricerca e ricercatori della Facoltà di Architettura di Pescara, hanno partecipato Emma Mandelli (Direttore della Scuola Nazionale di Dottorato in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo) e Giangiacomo D’Ardia.
Gli esiti di questa fase della ricerca sono pubblicata in: M. Unali (a cura di), New Lineamenta, edizioni Kappa, Roma 2009 (saggi di Marco Gaiani, Riccardo Migliari, Livio Sacchi, Maurizio Unali).

Questa fase della ricerca è stata anticipata da altre iniziativa fra cui:
– l’intervento (dal titolo: Note per una nuova didattica della rappresentazione digitale) svolto il 2 ottobre 2008 da M. Unali in occasione di “Un disegno lungo trenta anni”, quinto Congresso UID, XXX Convegno Internazionale delle Discipline della Rappresentazione, Lerici – Villa Marigola – 2, 3, 4 ottobre 2008.
– il video Interfacce ’08, a cura di M. Unali, regia di G. Caffio. (cfr. ???????????????????).

 La seconda parte dello studio approfondisce l’argomento dando risposta alla domanda centrale della ricerca:
qual è il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica?
Ricordando che una rivoluzione culturale comprende un nuovo modello di rappresentazione, in questa fase della ricerca sono tratteggiati quelli che sembrano essere alcuni dei principali caratteri del modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica, ad iniziare dagli spazi teorico-operativi in cui possiamo esperirlo. Anche se tendono continuamente a sovrapporsi l’uno all’altro, gli spazi teorico-operativi in cui possiamo elaborare la rappresentazione digitale in architettura e nel design possono essere sintetizzati in tre titoli:
1. lo spazio rappresentativo-strumentale;
2. lo spazio conformativo-creativo;
3. lo spazio mediatico-informativo.
Gli esiti di questa fase della ricerca sono pubblicata in:

  • M. Unali, Qual è il modello di rappresentazione compreso nella rivoluzione informatica?, in “Disegnare. Idee, immagini”, n. 38, ed. Gangemi, Roma 2009.       Read More

PIXEL ARCHITECTURE  (2001)        Read More

 La prima parte della ricerca è Pixel di Architettura (1999-2001), un progetto multipiattaforma sulla rappresentazione digitale dell’architettura e del design alle soglie del nuovo millennio. Gli esiti della ricerca sono pubblicata in:
M. Unali, Pixel di architettura, ed. Kappa, Roma 2001.
Prefazione di Livio Sacchi. Cover di Cristiano Pintaldi. Libro (125 pp. a colori) + CD-Rom Read More